Una GPU più potente: GCN trova spazio in Kaveri

La nuova architettura x86 Steamroller, la GPU Graphics Core Next e funzioni HSA sono alla base della nuova APU Kaveri di AMD. Un rinnovamento globale che darà frutti o ancora non basta?

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Una GPU più potente: GCN trova spazio in Kaveri

Steamroller serve come apripista all'introduzione dell'architettura Graphics Core Next nella APU Kaveri, in quanto migliora sufficientemente l'IPC in modo che l'APU più densa non sacrifichi troppo le prestazioni general purpose in favore della crescita del sottosistema grafico. La GPU pesa per il 47% sul die di Kaveri.

Il core grafico è composto da un massimo di otto core, precedentemente noti come Compute Unit, costituiti da un massimo di quattro unità vettoriali con 16 shader ciascuno. In totale abbiamo 64 shader per core e 512 shader in un'implementazione a otto core. Non fatevi confondere dai numeri o dalla terminologia. Tecnicamente parlando, abbiamo la stessa architettura della GPU Hawaii che ritroviamo nella R9 290X, inclusi i miglioramenti alle operazioni LOG/EXP e ottimizzazioni MQSAD per velocizzare gli algoritmi di motion estimation, di cui parlammo al debutto di Hawaii. L'aggiunta più importante si chiama coherent shared unified memory. Tale coerenza le permette di passare più facilmente i dati tra i core di GPU e CPU.

Nell'ottimizzare la GPU di Kaveri rispetto alle schede video dedicate AMD ha fatto diverse scelte strategiche. La GPU Hawaii ha quattro processori geometrici in grado di rasterizzare molte primitive per ciclo di clock. Tahiti ne ha due. Kaveri uno. E mentre 16 render back-end danno ad Hawaii un elevato pixel fillrate, Kaveri integra due partizioni ROP in grado di gestire otto pixel per clock. Date le limitazioni di bandwidth di una GPU integrata collegata alla memoria DDR3, tali scelte operate da AMD hanno perfettamente senso.

Non tutte le parti della GPU di Kaveri sono sottoinsiemi di Hawaii. AMD ha esposto tutti e gli otto Asynchronous Compute Engine della GPU dedicata, che in modo indipendente pianificano operazioni verso le Compute Unit (per inciso, la PlayStation 4 vanta anche otto ACE). Tutte queste condividono accesso ai dati globali condivisi e una cache L2 da 512 KB, ma possono operare in proprio per un multi-tasking più efficiente. Quando abbiamo analizzato Hawaii, il passaggio da due ACE di Tahiti ai quattro di Kabini/Temash e poi a otto non sembrava necessario. Ora che li vediamo in Kaveri, tuttavia, l'importanza della scelta di AMD per l'HSA è evidente.

Acceleratori a funzione fissa: hardware più specializzato

Kaveri non ha hardware a funzione fissa per la decodifica H.265. Troviamo ancora il vecchio Unified Video Decoder, in grado di accelerare la riproduzione H.264, VC-1, MPEG-2, MVC e MPEG-4. In sostanza, il nuovo UVD 4 in Kaveri è simile al vecchio UVD 3, eccetto per una migliorata resilienza all'errore durante la decodifica AVC.

AMD afferma inoltre di aver migliorato il suo Video Codec Engine, aggiungendo il supporto frame I, P, e B al comune formato video H.264 YUV420 e i frame "I" al più semplice formato YUV444. Siamo felici di vedere che AMD abbia aggiunto funzionalità ai blocco VCE, anche se sappiamo che non tiene testa alle soluzioni concorrenti NVEnc di Nvidia e Quick Sync di Intel.

Clicca per ingrandire

Kaveri include il supporto TrueAudio, come le GPU Hawaii e Bonaire a bordo di Radeon R9 290X, 290 e R7 260X. Questo significa che ci sono, presumibilmente, tre core Tensilica HiFi2 EP Audio DSP integrati nel die della APU capaci di occuparsi dell'audio, scaricando il processore centrale da questo compito. Per "sentire" i benefici di questa tecnologia bisognerà aspettare il debutto di giochi e applicazioni che la supportino.