Recensione Asus ROG Delta, cuffie gaming con audio 7.1 e USB C

Le Asus ROG Delta sono l’ultimo headset presentato dall’azienda taiwanese. Innovativa forma a D e USB C, oltre al Quad DAC ESS integrato, le rendono un prodotto unico nel settore delle periferiche da gaming.

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a cura di Vittorio Pipia

Asus ROG Delta rappresentano una novità assoluta nel panorama delle cuffie dedicate al gaming: sono le prime ad essere dotate di USB-C e del Quad-DAC ESS ES9218 ad alta risoluzione in grado di offrire il massimo delle prestazioni. Non manca l’illuminazione RGB e l’audio 7.1 gestibile via software, oltre a un’innovativa forma triangolare che dovrebbe in teoria aumentare il comfort. Il tutto viene proposto ad un prezzo alto, di poco superiore ai 200 euro, ma in parte giustificato dall'esclusività del prodotto.

Le abbiamo testate per circa un mese in vari contesti d’uso, dal gaming ovviamente, passando all'ascolto di musica, film e serie TV e siamo dunque pronti a raccontarvi tutto nella nostra recensione.

Materiali e design

Nella confezione vengono fornite le cuffie, un adattatore da USB-C a USB 2.0, il microfono e una doppia dotazione di padiglioni. Sono già montati i cuscinetti rivestiti in vera pelle con imbottitura in memory foam, mentre come seconda dotazione vengono forniti cuscinetti con rivestimento in tessuto. Entrambi risultano molto morbidi a contatto con la pelle, quelli in tessuto sono più profondi e in certi contesti potrebbero risultare più comodi. Abbiamo apprezzato di più i padiglioni in pelle, grazie al maggior isolamento acustico e soprattutto al fatto che non surriscaldino la zona attorno all'orecchio, in quanto si tratta di pelle naturale.

La costruzione è solida e robusta con l’archetto dall'anima in metallo, imbottito e rivestito in pelle, mentre il resto della scocca è in plastica di ottima qualità. I padiglioni possono ruotare di 90 gradi e sono orientabili sull’asse orizzontale, consentendo così un’ottima regolazione sulla propria testa.

Sulla cuffia sinistra c'è il jack per collegare il microfono, oltre a un pulsante che abilita o disabilità i LED nella parte esterna e uno slider per la regolazione del volume.

A proposito di LED, Asus ha caratterizzato le ROG Delta con un anello che corre lungo tutto il perimetro e con il logo dell’azienda e che proietta un’illuminazione RGB ciclica, controllabile via software.

Ergonomia

L’azienda taiwanese ha posto particolare cura nell'ingegnerizzazione di queste cuffie, per esempio inclinando i driver al suo interno di 12 gradi. È una scelta che permette non solo una percezione migliore del suono ma anche un comfort maggiore. I particolari cuscinetti a D seguono la forma dell’orecchio ed essendo molto grandi circondano il lobo auricolare senza problemi.

Con un peso di 387 grammi non sono leggerissime, ma si indossano tranquillamente per ore grazie all'ottima distribuzione del peso. Tuttavia, abbiamo notato che la forza di serraggio esercitata dall'archetto, soprattutto nei primi giorni di utilizzo, è molto elevata e potrebbe causare qualche fastidio. Sono stati necessari alcuni giorni di abitudine affinché l’archetto diventasse più morbido e confortevole, almeno nel nostro sample.

Il microfono è flessibile e si può facilmente direzionare verso la bocca per ottenere un audio più cristallino. Si può disattivare cliccando sulla ghiera del volume, oppure tramite il software.

Software

Asus ha creato per queste cuffie il software Armoury II, necessario per sfruttare alcune delle funzioni offerte. L’interfaccia grafica è molto pulita con un look quasi stealth e i menu si dividono in quattro voci: Headset, Macro, Sync e Stats.Le impostazioni su Headset permettono di configurare in maniera molto fine tutte le impostazioni audio, tra cui l’ottimizzazione audio a seconda di ciò che viene riprodotto e l’equalizzazione. Si può scegliere tra vari profili preimpostati e che abbiamo trovato soddisfacenti, oppure andare a personalizzare a seconda dei propri gusti. È poi possibile attivare il Dolby 7.1 virtuale, che rende il suono, soprattutto nel caso di videogiochi e film, più immersivo e avvolgente.

Inoltre è possibile scegliere il riverbero, andare a definire alcuni parametri come il Bass Boost, la compressione o la chiarezza della voce e regolare anche il comportamento del microfono, con sensibilità e cancellazione del rumore.

Gli altri tre menu sono ben più semplici ma è di particolare interesse la possibilità di sincronizzare gli effetti di illuminazione tra le cuffie e altre periferiche Asus, se disponibili.

Peccato non aver dato all'utente la possibilità di gestire il Dolby tramite pulsanti dedicati direttamente in cuffia. Tale scelta delega al software le piene funzionalità, rendendo impossibile attivare l'effetto 7.1 direttamente dalle cuffie.

USB-C, finalmente!

Vale la pena dedicare un paragrafo a sé all'introduzione della USB-C. Se in altre periferiche, come tastiere e mouse, si tratta solo di un aggiornamento che non va di fatto a modificare l’esperienza d’uso, sulle cuffie invece rivoluziona di fatto le possibilità di utilizzo, considerando il mondo gaming.

A partire dal 2016 abbiamo visto sul mercato smartphone un progressivo abbandono del jack aux, in favore della sempre maggiore adozione di soluzioni wireless. Queste ultime però, soprattutto se collegate tramite Bluetooth, presentano alcuni limiti, in quanto possono portare alla presenza di lag o altri problemi dovuti a interferenze.

La soluzione più comune adottata fin’ora è quella di usare un adattatore da USB-C a jack Aux. Questa scelta in alcuni casi può essere scomoda.

Una cuffia dotata in maniera nativa di USB di tipo C può essere usata con qualsiasi smartphone dotato dello stesso ingresso, e la progressiva diffusione degli smartphone da gaming, come il ROG Phone, non fa altro che incoraggiare l’adozione di tale porta per le periferiche.

Sebbene Asus non sia la prima in assoluto ad adottare tale soluzione, è sicuramente la prima ad introdurla nell'ampio mercato delle periferiche da gaming.

Audio

I driver proprietari da 50mm Asus Essence, insieme alla camera stagna e al Quad DAC ESS ES9218, garantiscono una riproduzione audio di alto livello, pulita e gradevole in quasi tutte le situazioni. Sicuramente durante il gioco si apprezza l’enfasi e la pulizia delle frequenze basse, oltre all'ottimo volume che permette di avere una percezione sempre chiara di ciò che accade attorno a noi. L’audio 7.1 contribuisce a rendere l’esperienza di gioco più immersiva, con un maggiore dettaglio sulla direzionalità dei suoni. Anche con il normale uso in stereo tutti i dettagli sonori vengono comunque riprodotti in maniera fedele e accurata.

Durante l’uso con F1 2018, si sentono perfettamente lo stridere delle gomme in curva, il funzionamento del turbo, ma si rimane sorpresi quando, durante alcune perdite di aderenza, si avverte in maniera chiara il pattinamento delle ruote, permettendo così di precedere l’eventuale manovra di controsterzo. Anche la presenza degli avversari è ben udibile, ancora prima di guardare nello specchietto, consentendo così di chiudere la traiettoria per evitare un sorpasso.

Stessa cosa dicasi con l’uso su Assassin’s Creed Odyssey, dove è davvero un piacere sentire tutti i suoni ambientali che restituiscono in maniera precisa la distanza a cui si trovano obiettivi e nemici, oltre allo sferragliare delle armi durante gli scontri.

Durante l’ascolto musicale si rimane sorpresi in egual modo, con una scena sonora che comunque tende sempre a evidenziare i bassi rispetto alle altre frequenze, cosa comunque risolvibile grazie all'equalizzazione, mentre gli alti, soprattutto a volumi più alti, tendono a distorcere leggermente.

In generale però l’utilizzo è sempre piacevole, con un 7.1 virtuale ben riprodotto e che durante film e videogiochi rappresenta un buon valore aggiunto. Qualità audio che ovviamente non si perde se usate le cuffie con il cellulare, con la Nintendo switch o con altre console e portatili, in quanto tutti i componenti che rendono il risultato apprezzabile sono all'interno delle cuffie.

Ottimo il microfono. Si tratta di uno dei migliori microfoni mai provati su un paio di cuffie da gaming, con un audio pulito e soprattutto con una riproduzione della voce fedele e utilizzabile non solo per chiamate e chat, ma anche per eventuali registrazioni audio. Certo, un microfono dedicato farà sempre meglio, ma in questo caso il livello è davvero molto alto.

Verdetto

Le Asus ROG Delta rappresentano un prodotto senza pari nella loro fascia. Cuffie da gaming con surround 7.1 si, ma prodotto polivalente e innovativo grazie alla presenza della USB C che le rende al momento senza alcun vero rivale.

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L’utilizzo con il PC è molto piacevole, ma non si discosta molto dall'esperienza fatta con le ROG Fusion 500 che abbiamo provato in precedenza, a parte un suono più pulito e un comfort leggermente migliore. La spesa in più è davvero giustificata per chi intende usare queste cuffie con più dispositivi. Se giocate non solo al PC, ma anche con lo smartphone, con la Switch, con le console, e state cercando un’unica cuffia in grado di funzionare bene e restituire un ottimo audio su ciascuno di questi dispositivi senza la necessità di usare un adattatore, questo è uno dei prodotti più soddisfacenti che possiate scegliere. Di certo il prezzo di 211 euro nel momento in cui scriviamo è molto alto, ma giustificato da un’esperienza d’uso di alto livello, dai materiali curati e dall'audio davvero piacevole.

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