Luminosità e contrasto

In questa recensione ci occupiamo dell'XL2420G, monitor di BenQ da 24 pollici, capace di visualizzare contenuti in Full HD e a 144 Hz. Il tutto impreziosito da Nvidia G-Sync.

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a cura di Tom's Hardware

Non calibrato - livello massimo di retroilluminazione

Non abbiamo potuto riempire il nostro gruppo di confronto con soli monitor G-Sync, ma gli spazi vuoti sono stati occupati da schermi da 24 pollici e 144 Hz come il BenQ XL2430T, l'LG 24GM77 e l'AOC G2770PQU. G-Sync è rappresentato dall'Asus PG278Q (ROG Swift) e dall'AOC G2460PG.

Data la doppia natura dell'XL2420G, vi mostriamo i dati sia della modalità G-Sync che quella Classic. Ci sono differenze rilevanti nell'uscita luminosa, contrasto, gamma e colore. Fortunatamente potete impostare ogni modalità in modo indipendente se lo desiderate.

01 maxwhite

L'uscita luminosa più alta l'abbiamo in modalità Classic con luminosità al massimo. Di base diremmo che è una buona cosa usando la riduzione del blur, ma nel caso specifico l'impatto sui bordi in uscita è tremendo, al 65%.

C'è una modalità dell'ampiezza dell'impulso in modalità G-Sync, ma può essere solo abbassato, il che significa che il monitor diventa persino più scuro. Mentre i livelli in uscita sono ancora usabili, dovrete abbassare le luci nella vostra stanza – o spegnerle – per i migliori risultati.

02 maxblack

È ovvio che i migliori livelli di nero si verificano quando la riduzione della sfocatura è attivata. Se vi piace giocare al buio, l'immagine sembra piuttosto buona, con ombre ricche di dettagli. Grazie alla gamma di fascia bassa accurata, è facile vedere aree più scure nei vostri contenuti.

03 maxcontrast

In modalità Classic il contrasto non è influenzato dalla riduzione del blur. Ciò non è vero per la modalità G-Sync, tuttavia. Perdete circa il 14% del contrasto senza riduzione del blur e quasi il 37% attivandola. La cosa positiva è che, con refresh rate elevati, potete vivere anche senza questa caratteristica. E vale la pena sacrificarla per un contrasto migliore. Preferiamo usare l'XL2420G nella sua modalità a 144 Hz tutto il tempo.

Non calibrato - livello di retroilluminazione minimo

04 minwhite

Il risultato sopra rappresenta la modalità Classic con riduzione del blur disattivata. Se l'attivate l'uscita di picco cala a 35.8429cd/m2, che è un po' troppo scuro secondo noi. Il nostro schermo preferito per giocare in ambienti bui è l'Asus ROG Swift con un'uscita minima ideale di 51,9157 cd/m2.

05 minblack

Una retroilluminazione luminosa significa avere livelli di nero minimi più alti. Un risultato di 0,0992 cd/m2 è piuttosto basso, tuttavia. Ciò che importante è che il contrasto rimane costante, come vedrete nella prossima classifica.

06 mincontrast

Un risultato di 1032,1:1 riflette un cambiamento minimo rispetto al massimo. E ciò è vero sia per le modalità Classic che G-Sync. Potete impostare la retroilluminazione come preferite, mantenendo la stessa profondità dell'immagine e il contrasto nonostante l'uscita.

Dopo la calibrazione a 200 cd/m2

07 calblack

I nostri risultati calibrati in uscita giungono dalla modalità Classic. Senza riduzione del blur la modalità G-Sync offre all'incirca lo stesso livello di nero, anche se con un'uscita di picco inferiore. Questo spiega la differenza di contrasto generale.

08 calcontrast

Il contrasto calibrato è solo il 4% inferiore rispetto al risultato massimo in modalità Classic. Il contrasto in modalità G-Sync è 857.9:1, riflettendo un calo simile al 14% che abbiamo visto sopra. Tutti i monitor sono piuttosto simili in questo parametro. Non vediamo un'enorme differenza confrontandoli fianco a fianco. Tra gli schermi G-Sync, Asus offre il miglior contrasto calibrato, ma il modello a 144 Hz di LG è il migliore.

Rapporto di contrasto ANSI 

09 ansi

BenQ usa un pannello di buona qualità per l'XL2420G. Un contrasto ANSI così alto rende questo un grande schermo per contenuti di gioco e video. L'unico schermo che lascia un po' a desiderare in questo caso è l'AOC G2460PG.