Recensione Cuffie ADATA Emix H30 e Amplificatore SOLOX F30, un bundle ideale per giocare

La combo composta dalle cuffie Hemix H30 e dall’amplificatore SOLOX F30, rappresenta una valida alternativa nel panorama delle cuffie da gaming, che si contraddistingue per facilità d’uso e durabilità.

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a cura di Vittorio Pipia

Le cuffie Adata Emix H30 insieme all’amplificatore SOLOX F30, rappresentano un pacchetto unico per i videogiocatori, integrano anche un solido supporto in alluminio e restituiscono una buona esperienza d’uso, votata alla comodità d’interazione.

Tre prodotti in uno (c'è anche lo stand) proposti ad un prezzo che varia dai 145 ai 110 euro online. Si tratta dunque di un acquisto molto valido sia per l’ascolto musicale che per avere un’esperienza audio migliore anche con gli altoparlanti, oltre che per tanti altri motivi che vi spieghiamo più avanti.

Materiali e design

La prima cosa che sorprende delle Emix H30 è la confezione. Rispetto alla media di tutte le altre cuffie da gaming provate, siamo di fronte a una confezione grande più del doppio. Il perché è presto detto: ci sono le cuffie, poi un supporto in alluminio con un’altezza di 32 centimetri che serve per appoggiarle quando non si usano e infine l’amplificatore Solox F30, che si aggancia magneticamente sulla parte inferiore.

Un elemento molto gradito, soprattutto per coloro che intendono avere una postazione ordinata e che esigono anche una certa cura estetica. Tutti e tre i dispositivi sono di colore grigio canna di fucile e nero, e ben si abbinano anche a setup con temi più sgargianti.

Le cuffie sono ben costruite, con i padiglioni realizzati in plastica di buona qualità, mentre l’archetto è in metallo. Il cavo di collegamento è telato e robusto e manca il classico telecomando di controllo, perché la gestione di volume e impostazioni audio avviene direttamente dall'amplificatore.

I padiglioni hanno un rivestimento in finta pelle e un’imbottitura non troppo morbida. Non abbiamo notato particolari problemi di surriscaldamento attorno all'orecchio, ma è anche vero che le temperature invernali potrebbero aver influenzato il test. Durante i mesi più caldi è probabile che la finta pelle possa portare a percepire maggiore calore. I padiglioni purtroppo non sono basculanti ma riescono comunque a essere confortevoli.

Le connessioni prevedono un jack separato per microfono e cuffia, entrambi placcati in oro, più una porta USB, il cui compito è alimentare i LED di colore rosso integrati all'esterno dei padiglioni.

La scheda audio ha un design decisamente aggressivo, con un’alternanza di linee spigolose e morbide che abbiamo apprezzato. La parte frontale include una grossa ghiera per la regolazione del volume, e quattro tasti per selezionare il dispositivo di uscita, attivare o disattivare il microfono, abilitare il 7.1 e scegliere uno dei quattro profili audio disponibili: gaming, film, voce e musica.

A destra si trovano la doppia uscita per microfono, cuffia e USB, che serve per collegare le cuffie Emix H30, mentre a sinistra abbiamo un’uscita audio ausiliaria (utile per collegare un secondo paio di cuffie oppure un set di altoparlanti) e due porte USB accessorie, purtroppo di tipo 2.0. Sono piuttosto lente per la trasmissione dati ma sufficienti per ricaricare accessori o collegare periferiche.

Il Solox F30 si collega al PC tramite un cavo mini-USB, scelta un po' obsoleta nel 2018, e non necessita di particolari driver o di un software per la gestione per il corretto funzionamento, seppur questi siano presenti sul sito ufficiale dell’azienda.

Software

Il software si chiama XPG audio center e permette di gestire tutte le impostazioni audio delle cuffie. Abilitare il 7.1, gestire l’equalizzazione in maniera precisa tramite appositi slider per le varie frequenze, oppure abilitare l’eliminazione dei rumori di fondo per quanto riguarda il microfono.

La grafica è di vecchio stampo e assomiglia a tanti altri software già visti con altre cuffie. Il software serve per regolare meglio le cuffie a seconda delle proprie esigenze ma non è indispensabile e probabilmente lo useranno in pochi.

Non è per forza una cosa negativa, in quanto tale caratteristica permette, per esempio, di usare le cuffie senza perdere alcuna funzione aggiuntiva né impostazioni, anche con le console compatibili, tra cui la PS4.

Ergonomia

Per essere cuffie con banda autoregolante, sono piuttosto comode e leggere. Appena indossate si regolano in maniera automatica anche con le teste più grandi.  Con altre cuffie di questo tipo sono arrivato spesso al limite, qui c’è ancora margine, il che si traduce in maggiore comfort. La pressione esercitata è corretta, in quanto l’archetto non stringe sulle tempie e i padiglioni risultano adagiati. Non abbiamo avuto particolari problemi anche dopo diverse ore di utilizzo misto tra ascolto di musica e videogiochi 

Certamente non si prestano all'uso in mobilità. Le Emix H30 sono un headset pensato per essere montato e lasciato in una postazione fissa. Per questo non si addicono a chi ama portare con sé le proprie periferiche per giocare con gli amici durante qualche LAN party.

Amplificatore Solox F30

Siamo rimasti piacevolmente stupiti dalla qualità di questo amplificatore. Innanzitutto per la facilità di utilizzo ma anche perché si può usare con qualsiasi tipo di cuffia. Le Emix H30 non sono cuffie top di gamma, intendiamoci, ma si posizionano in piena fascia media. L’amplificatore Solox F30 fa però la differenza perché riesce a migliorarne la resa.

Per testare in maniera corretta l’amplificatore abbiamo provato ad usare diverse altre cuffie di fascia più alta, in un range dagli 80 ai 150 euro, oltre a paragonarla alla nostra fidata SoundBlasterX AE-5.

Abbiamo dunque constatato che l’amplificatore fornito da Adata riesce nella maggior parte dei casi non solo a raggiungere lo stesso livello di qualità audio, ma a restituire anche un audio più rotondo in molte situazioni, soprattutto per chi desidera un’enfasi maggiore delle frequenze basse e medio-basse.

A ciò si aggiunge la praticità di avere i comandi a portata di mano. Se con una scheda audio interna per regolare qualsiasi parametro si deve agire via software, in questo caso i pulsanti permettono di fare tutto agevolmente, per cui durante una partita potremmo disattivare il microfono, oppure cambiare tipologia di equalizzazione o direttamente il volume agendo sui comandi integrati.

Altra peculiarità è la possibilità di poter sdoppiare l’uscita audio per ascoltare contemporaneamente su due cuffie, oppure su cuffie e altoparlanti, cosa che può tornare utile in alcuni casi.

Insomma, davvero una bella aggiunta al kit, che da sola giustifica buona parte del prezzo.

Qualità audio cuffie

Come abbiamo anticipato, si tratta di cuffie di fascia media, dunque non aspettatevi una qualità audio eccelsa e cristallina. Sono cuffie da gaming che suonano bene con una particolare enfasi dei bassi, i quali tendono a far scomparire le frequenze più alte che risultano leggermente indietro. Sono comunque in grado di fornire una buona esperienza e un volume molto alto nella maggior parte delle situazioni.

Durante i giochi non abbiamo notato particolari criticità e l’esperienza risulta soddisfacente, sia con giochi di guida che con titoli in prima persona.

Buona la qualità del microfono, che cattura una voce chiara e cristallina, soprattutto quando viene attivata tramite software l’esclusione dei rumori di fondo. Bisogna solo posizionarlo molto vicino alla bocca, per evitare di alzare troppo il tono di voce, ma la qualità è sufficiente anche per chi volesse usare le cuffie per fare delle chiamate o registrare la propria voce, senza ambizioni professionali.

Verdetto

Per fornire una corretta valutazione del prodotto bisogna suddividere il prezzo sulle tre componenti. Se consideriamo che un supporto per cuffie con questa qualità può costare intorno ai 30 euro, l’amplificatore intorno ai 70 euro e le cuffie intorno ai 40 euro, si tratta di un bundle niente male per chi ha un budget che oscilla tra i 100 e i 150 euro ma desidera avere un prodotto duraturo e partire già con una buona qualità generale.

Avere un amplificatore esterno è sicuramente un ingombro in più sulla scrivania, ma il tutto viene ripagato da una qualità audio superiore rispetto a quella ottenibile dalla maggior parte delle schede audio integrate nelle schede madre, soprattutto di fascia entry-level. In più è un prodotto che può essere usato con quasi tutte le cuffie attualmente in commercio, e che riesce a fornire un audio più dettagliato. Più la cuffia da collegare sarà di qualità alta e maggiore sarà la differenza percepibile.

Se state pensando di spendere questa cifra per acquistare questi tre prodotti, il bundle proposto da ADATA è sicuramente da valutare.

Se state cercando una scheda audio interna dal buon rapporto qualità, la SoundBlaster Z è ancora un'ottima alternativa.