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a cura di Manolo De Agostini

Per testare i processori abbiamo usato lo stesso dissipatore (Alphacool XPX), la medesima pasta termica (Thermal Grizzly Kryonaut) e ci siamo affidati al chiller Alphacool Ice Age 2000, capace di garantire una temperatura dell'acqua costante a 20 °C. La quantità di pasta termiconduttiva usata (0,15 grammi) per il Core i9-9900K è stata la medesima applicata per gli altri processori.

Confronto tra pasta termica e saldatura.

Prima di procedere, bisogna dire una cosa sul passaggio dalla pasta termica del Core i7-8700K alla saldatura del Core i9-9900K. Dato che l'altezza della CPU è rimasta la stessa, si può assumere che Intel usi lo stesso heatspreader delle CPU precedenti. La distanza tra die e heatspreader in precedenza era piuttosto alta a causa del design, in quanto i chip avevano uno strato abbastanza spesso di pasta termica.

Perciò possiamo assumere che lo strato di saldatura è un po' più spesso di quanto sarebbe effettivamente necessario. Questo fatto e l'heatspreader molto più piccolo rispetto alle CPU socket LGA 2066, spiegano perché i risultati seguenti sono buoni ma non perfetti.

Il Core i7-8700K raggiunge poco meno di 160 watt nello stress test con Prime95, quindi abbiamo sottoposto il Core i9-9900K a un carico simile. Il 9900K non ha sempre usato tutti i core al 100%, quindi si verificano leggere fluttuazioni (irrilevanti) malgrado lo stesso calore disperso di media durante l'intera sessione. Logicamente, il Core i9-9900K è più fresco grazie alla saldatura:

Con una dissipazione e condizioni di raffreddamento quasi identiche, calcoliamo una temperatura media del package di 57 °C per il Core i9-9900K e 75 °C per Intel Core i7-8700K.

Ciò si traduce in un delta di 18 °C. Test su un Core i7-8700K sottoposto a delidding mostrano che ciò non è necessariamente un risultato ottimale - la differenza era almeno di 20 °C (migliore di 2 °C). A ogni modo una saldatura industriale è sempre migliore della pasta termica delle CPU precedenti.

Dispersione di corrente a differenti temperature e stesso carico

Le CPU sono termistori, dove la resistenza interna scende all'aumentare della temperatura anziché salire. Questo fa sì che sia interessante vedere come le temperature, e perciò le correnti disperse (e di conseguenza la perdita di energia), si sviluppano applicando lo stesso carico. Per misurarlo abbiamo overcloccato il Core i9-9900K sotto Prime95 facendo funzionare prima con il chiller e poi con un dissipatore a liquido AIO compatto (Corsair H110i).

I risultati ottenuti si sono dimostrati in linea con le attese. Mentre con il chiller la CPU ha raggiunto una media di 63 °C, i 90 °C con l'AIO erano già vicini al limite. Ricordate, questo risultato è ottenuto a impostazioni stock con un carico AVX. Usando le istruzioni SSE, la differenza di 27 °C rimane quasi la stessa, con una media di 25 °C.

Ma tornando al carico AVX, cosa significa una differenza di temperatura di quasi 30 °C per il consumo? Siamo rimasti sorpresi, in una certa misura, perché tra i 205 W con il chiller e i 229 W con il raffreddamento a liquido AIO compatto, c'è una differenza di 24W, cosa attribuibile solo alle correnti di dispersione maggiori.

Potete vedere i dati di consumo restanti nella pagina precedente, ma sotto condizioni quasi ideali. Migliore è il raffreddamento, minori sono i consumi. Tuttavia siamo stati in grado di registrare queste grandi differenze solo con temperature del package sopra 80°C, che poi sono schizzate. Ciò dovrebbe dissuadere dall'uso il raffreddamento ad aria, anche se il Core i9-9900K non viene overcloccato ulteriormente. I 4,7 GHz su tutti i core e un carico costante sono abbastanza da rendere il raffreddamento dell'aria una scelta sbagliata.