Fortville: 40 GbE Ethernet per le masse

Intel ha presentato la gamma Xeon E5-2600 V3 basata su Haswell-EP. Una famiglia di processori a 22 nanometri con 18 core e un massimo di 45 MB di cache L3. Ecco i test.

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a cura di Andrea Ferrario

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Fortville: 40 GbE Ethernet per le masse

Oltre alla piattaforma Grantley, Intel introduce anche una nuova generazione di adattatori di rete Ethernet nome in codice Fortville. Il controller è da 40 Gb e questo cambia totalmente le carte in tavola rispetto alle capacità di rete di Intel. Visti gli elevati miglioramenti prestazionali offerti dai sistemi odierni, una rete a bassa latenza ed elevato bandwidth è essenziale.

Grantley è costruito per consentire un numero maggiore di macchine virtuali su un singolo server. Tecnologie come VMware vSAN usano lo storage locale per creare SNA distribuite per queste macchine virtuali. Persino il networking definito dal software può beneficiare di un maggior numero di porte e prestazioni di rete maggiori. Fortville è la soluzione a tutto questo di Intel.

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Ci sono tre configurazioni principali di adattatori Fortville: 2 x 40 GbE, 1 x 40 GbE e 2 x 10 GbE. Confrontatelo con le precedenti generazioni degli adattatori X520 Spring Fountain capaci di un massimo di 2 x 10 GbE: il bandwidth potenziale passa da 20 a 80 Gb/s con la famiglia Fortville X710.

Anche se un incremento del bandwidth di quattro volte suona incredibile, si tratta di un livello impossibile da raggiungere. I server solitamente espongono un gruppo di slot PCIe a otto linee. A oggi lo standard di terza generazione vi offre un throughput di poco inferiore a 8 GB/s. Inoltre, c'è sempre dell'overhead di cui tenere conto. Quindi collegato allo switch Cray-Gnodal GS0018 (18 x 40 GbE) in laboratorio, osserviamo un bandwidth di picco tra 50 e 55 Gb/s. Non abbiamo abbastanza dati ma c'è un chiaro collo di bottiglia in gioco.

Comunque, nella gran parte delle installazioni, le due porte QSFP si collegheranno a differenti switch per il failover. E c'è un sacco di margine per gestire un collegamento 40 Gb, più una quantità solida tramite la seconda porta.

Un altro aspetto dei prodotti 40 GbE come l'XL710 è che ogni porta QSFP può usare cavi breakout QSFP-to-4x SFP+. Questo permette a ogni scheda XL710 con una doppia porta QSFP per collegare fino a otto volte i dispositivi SFP+ 10 GbE. In teoria, è possibile mettere otto di queste schede a doppia porta in un server e poi usare quel sistema con 72 connessioni di rete 10 GbE. Le ragioni non sono così ovvie, ma è almeno tecnicamente possibile.

L'altro aspetto della storia, a parte le incredibili prestazioni del controller e i miglioramenti alla densità, riguarda il consumo. Fortville usa meno energia rispetto agli adattatori X520 10 GbE di precedente generazione, sia in idle che sotto carico. Gli X520 avevano un TDP di 8,6 watt, mentre la generazione XL710 è attestata a 7 watt. Parlando di efficienza teorica Fortville fornisce più di 3,5 volte il throughput/watt rispetto alla generazione precedente. È un passo avanti incredibile. In linea con tutto questo, Fortville è attestato a un consumo di 3,6 watt usando due collegamenti 40 GbE, quindi il TDP di 7 watt ha al suo interno moltissimo margine.

In conclusione, gli adattatori Intel basati su Fortville dovrebbero essere in grado di fornire più bandwidth, una latenza inferiore e una densità di porte maggiore, il tutto con consumi più bassi. Davvero niente male.