Il chipset Lewisburg

Arriva la famiglia Intel Xeon Scalable Processor. Ecco il test del modello Xeon Platinum 8176 con 28 core e 56 thread.

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a cura di Tom's Hardware

La serie di chipset C620 "Lewisburg" rimpiazza la serie C610 "Wellsburg" di precedente generazione. Lewisburg ha diversi miglioramenti, come quattro SATA 6 Gbps e USB 3.0 in più. Ha un'interfaccia DMI 3.0, che è simile a un collegamento PCIe tra il processore e il chipset. È un raddoppiamento del throughput rispetto ai 2 GB/s del DMI 2.0 di C610. Il chipset aggiunge inoltre altre 12 linee PCIe 3.0 e supporta fino a 25 linee HSIO (High Speed I/O).

Una nuova opzione CPU uplink può fornire 8 e/o 16 linee PCIe direttamente al processore - separate dal DMI.

Forse la cosa più importante è che Intel offre opzioni con un controller Ethernet X722 integrato che mette a disposizione fino a 4 porte 10 Gb/1Gb che supportano iWARP RDMA e l'offload della virtualizzazione di rete. Ci sono anche acceleratori hardware QuickAssist che aumentano le prestazioni di crittografia e compressione/decompressione.

L'aspetto notevole è che queste novità non consumano bandwidth DMI. Usano il CPU uplink per connettersi direttamente al processore. Le opzioni uplink x8 e x16 supportano diversi schemi di indirizzamento, come evidenziato dalla slide Lewisburg Deployment Configurations.

I produttori possono configurare un massimo di un PCH per socket, ma raramente vanno oltre quattro per motherboard - persino nei sistemi con otto socket. Più PCH aumentano le capacità di I/O e di accelerazione e permettono al sistema di sopravvivere a un fallimento del chipset tramite failover.

Ci sono diversi chipset a 14 nm che vanno da un TDP di 15 a 26 watt. Gli hub LBG-L e LBG-T hanno le medesime caratteristiche, ma uno ha un TDP inferiore. Sospettiamo che questi PCH ottimizzati per il consumo siano prodotti con un processo 14nm+.

L'Ethernet 10Gb integrata probabilmente godrà di un buon supporto da parte dei clienti enterprise. Intel dichiara che passando dal PCH si ha un consumo inferiore del 25% rispetto alle schede PCIe aggiuntive. Il supporto iWARP RDMA, il quale supera sistema operativo e kernel per ridurre l'uso della CPU e la latenza di rete, è un'aggiunta interessante. Omni-Ptach usa RDMA, quindi rientra nell'approccio globale di Intel al networking.