Usabilità

Recensione – Test del ThinkPad X1 Carbon, l'ultrabook da sempre punto di riferimento per il mercato professionale.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

voto5

Design

Dimensioni e peso fanno di questo notebook il ThinkPad più sottile prodotto finora, e anche rispetto ai concorrenti si difende bene. L'unico a superarlo è il Vaio Pro 13, che pesa 1066 chilogrammi e misura 15.8 x 322 x 216 millimetri - però è da ricordare che ha uno schermo un po' più piccolo: 13,3 pollici invece che 14".

Il Lifebook, altro prodotto particolarmente sottile, pesa 1,39 chilogrammi e misura 329,9 x 229,9 x 15,5 millimetri. Con l'EliteBook invece si sale a 1,63 chilogrammi per dimensioni di 33,8 x 1,89 x 23,1 centimetri, per chiudere con il Latitude di Dell, che ha un display da 12,5 pollici e pesa 1,34 chilogrammi con misure di 20 x 311 x 211 millimetri.

Il risultato è possibile grazie all'impiego della fibra di carbonio per il rivestimento del coperchio e per la struttura portante della base, mentre per il resto è stata usata una lega di magnesio. Oltre ai materiali, è sintomo di qualità anche la certificazione MIL-SPEC a cui è sottoposto il prodotto - analogamente al precedente ThinkPad X1 - per la resistenza a otto test differenti fra cui funzionamento a temperature estreme, resistenza e polvere e urti.

L'unica "perdita" rispetto al precedente X1 è che lo schermo non è protetto con rivestimento Gorilla Glass per tenere basso lo spessore.

voto3,5

Tastiera e sistema di puntamento

L'X1 Carbon, come tutti i prodotti della gamma recente, ha in dotazione una tastiera a isola di eccellente qualità. I tasti, incavi sulla superficie, sono curvi nella parte bassa per dare una superficie d'appoggio maggiore in modo da essere confortevoli anche per chi ha le dita grosse.

La corsa è breve e ben ammortizzata: anche dopo ore di uso continuativo non si patisce alcun fastidio: un aspetto che in genere non si trova sugli ultrabook, le cui tastiere sono scarificate per lo spessore ultrasottile della base. Come per i concorrenti non manca la retroilluminazione della tastiera, che si attiva automaticamente grazie al sensore di luce ambientale che regola anche la luminosità dello schermo se attivata. In questo modo è possibile risparmiare corrente ottimizzando l'esperienza d'uso.

Una delle novità introdotte con l'X1 Carbon riguarda la mancanza dei tasti funzione: al loro posto sopra ai numeri c'è una fila di tasti a sfioramento che possono svolgere le funzioni di quelli Fn classici, più molto altro. Troviamo infatti il controllo di volume e luminosità dello schermo, i comandi di base per il ritocco fotografico (con rotazione, ritaglio e altro) o per attivare Dragon Assistant - la tecnologia di riconoscimento vocale di Nuance - e il controllo gestuale che sfrutta le gesture davanti alla webcam integrata e consente, per esempio, di far passare le slide di una presentazione senza mai toccare un tasto. Oltre a Power Point sono supportate diverse applicazioni, fra cui Windows Media Player e Adobe PDF Reader.

Per la maggior parte delle attività questa striscia interattiva a sfioramento è ottima, ma non mancano le controindicazioni. Prima di tutto, chi usa molto i tasti funzione deve sempre premere prima l'icona all'estrema sinistra per attivarli. In secondo luogo, ci sono funzioni elementari, come il print screen, che diventano complesse e per nulla scontate, dato che non sono contemplate nella striscia interattiva.

Uno degli aspetti che distinguono maggiormente l'X1 Carbon è la presenza di due sistemi di puntamento separati: il trackpoint, posto fra i tasti G, H e B, e un touchpad (10 x 7 centimetri). Non ci sono i pulsanti di selezione, ma premendo ai quattro angoli l'area sensibile si ottengono le stesse funzioni (gli angoli in alto sono associati al trackpoint, quelli in basso al touchpad).

Gli utenti possono scegliere di volta in volta quello che vogliono. Indicativamente segnaliamo che il trackpoit è il sistema più adatto per le selezioni in cui sono necessarie precisione e accuratezza. Il touchpad, che è più conosciuto, è ampio e consente spostamenti precisi, però non l'abbiamo trovato ideale per le selezioni perché si devono premere gli angoli più di una volta per ottenere il risultato desiderato.

voto3,5

Connettività

In genere la connettività è uno dei punti deboli degli ultrabook perché la linea sottile della base non lascia molto spazio per le porte. L'X1 Carbon non fa eccezione, ma rientra fra quei prodotti che nonostante tutto riescono ad offrire l'indispensabile. A sinistra troviamo infatti il connettore proprietario per l'alimentazione, l'uscita video HDMI, una mini Display Port e un connettore USB 3.0 valevole anche per ricaricare le periferiche esterne a computer spento. Non manca poi la presa jack per microfono e cuffie.

A destra ci sono invece la seconda USB e una riduzione della porta Ethernet che richiede un adattatore dedicato, questa volta in dotazione. Solo due porte USB sono poche per far fronte alle esigenze della maggior parte degli utenti: per rimediare l'unica strada è quella di procurarsi un Hub USB. Se volete più connettori di questo tipo direttamente sul notebook dovete prendere in considerazione il Latitude, l'EliteBook o il Lifebook.

È da ricordare invece la mancanza del lettore di schede di memoria, che svantaggia questo notebook rispetto ai concorrenti, che nella maggior parte dei casi supportano almeno il formato SD. Oltre tutto l'EliteBook è anche l'unico ad offrire una presa VGA standard.

Quanto alle connessioni wireless, come per tutti i prodotti che abbiamo preso in esame ci sono Wi-Fi a/b/g/n e Bluetooth. In questo caso il 3G è presente con il vano SIM sul pannello retrostante, su alcuni modelli invece è opzionale.

voto4,5

Sicurezza

La dotazione di sicurezza è uno degli aspetti di maggiore importanza per le aziende e i professionisti, oltre che una delle maggiori voci di spesa. Ecco quindi che troviamo il lettore di impronte digitali a scanner, poco visibile sulla cornice della tastiera accanto alle frecce direzionali. La nuova ricollocazione è sicuramente dovuta a un fattore estetico, ma apprezziamo anche quello funzionale: in questo modo non si attiverà mai per sbaglio durante la digitazione. Non mancano poi l'NFC e il TPM 1.2.

###old3007###old

voto4,5

Schermo

Il ThinkPad X1 Carbon ha in dotazione uno schermo touch da 14 pollici a 2560 x 1440 pixel: una risoluzione molto elevata che deve essere compensata con uno zoom al 200% come da impostazione di fabbrica per rendere caratteri e icone leggibili. Il punto è che non tutti i software sono ottimizzati per questa modalità, e ci si ritrova per esempio con Photoshop che ha il menù principale minuscolo (File, Edit, Image, Layer, etc), che si espande poi quando si apre il sottomenu. Con altri programmi invece la finestra di installazione non si ridimensiona e bisogna ingegnarsi per premere il pulsante Avanti senza poterlo vedere.

In sostanza, la battaglia sulla risoluzione degli schermi è in pieno svolgimento, e non è ancora chiaro fino a che punto sia a vantaggio dell'utente e dove invece si limiti a un costoso esercizio di stile che non porta a una migliore esperienza d'uso.

 

Da notare il trattamento antiriflesso, che elimina quasi del tutto l'effetto a specchio che caratterizza gli schermi touch. La luminosità è di 278 candele al metro quadro: un valore che non è l'eccellenza, ma è più che sufficiente considerando il trattamento opaco. Quanto alla qualità, come potete vedere dal grafico che pubblichiamo in questa pagina lo standard sRGB viene soddisfatto parzialmente: un quadro più che sufficiente per le applicazioni professionali a cui il notebook è destinato.