Tastiera, touchpad e schermo

La nostra recensione del nuovo Apple MacBook Pro da 13,3". Scopriamo come si comporta nella prova d'uso e quali sono le principali novità. Vale tutti i soldi che costa?

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

La tastiera dei MacBook è sempre stata tra le migliori in circolazione, con tasti della giusta dimensione, spaziatura e soprattutto della giusta corsa. Tra i migliori portatili di altre marche le tastiere più ergonomiche sono molto simili a quelle adottate sui MacBook da anni, e questo è un bene per tutti coloro che necessitano di un prodotto con cui scrivere molto.

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Il MacBook (12") ha provato a mantenere le qualità della tastiera Apple in uno spessore più ridotto, riuscendoci solo in parte. Il feeling era quello di avere a che fare con gli stessi tasti, ma con una corsa più corta, e il risultato è stato solo tiepido. Si scriveva bene, ma forse non così bene come con la tastiera originale, ed era necessario abituarsi.

La tastiera dei nuovi MacBook Pro all'apparenza è la stessa del MacBook, ma in realtà i tasti sono stati riprogettati. La corsa è molto corta, ma c'è anche una sorta di switch che ricorda un po' il funzionamento dei tasti meccanici; dopo aver applicato un po' di forza il tasto si preme molto velocemente e in maniera diretta. Questa recensione è stata scritta con il nuovo MacBook, che è anche stato utilizzato per una decina di giorni. Il giudizio sulla nuova tastiera è positivo, dopo qualche momento iniziale necessario per abituarsi, si riesce a scrivere molto velocemente, anche più velocemente rispetto alla tastiera originale.

È tuttavia necessaria più precisione; a fronte di una maggior velocità anche la possibilità di effettuare errori è superiore, quindi è richiesto un livello di concentrazione leggermente superiore. Essendo la corsa molto limitata, si tende a fare una flessione minore delle dita e, ad esempio, nel caso di lettere doppie, a volte si invia un input che però non viene registrato; altre volte si rischia invece di premere una lettera vicina a quella voluta dato che l'altezza è inferiore e quindi si sente meno, a pelle, la differenza tra i singoli tasti. Insomma, ci vuole un po' di abitudine, ma il giudizio finale è positivo. Per estrema chiarezza, questo giudizio potrebbe non essere condiviso da tutti in quanto c'è sempre un fattore di abitudine personale. Quello che vi consigliamo è recarvi in un Apple Store per toccare con mano la tastiera, prima di procedere all'acquisto.

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Il touchpad è lo stesso dei modelli precedenti quanto a sensibilità e precisione, ma è più grande. Non c'è alcun effetto negativo di questo ingrandimento. Non possiamo però nemmeno dire che ci siano effetti positivi, per molti non cambierà nulla. C'è sempre il Force Touch, che permette un'interazione avanzata con alcuni elementi.

Audio, schermo e calore

Da parte alla tastiera sono comparse le feritoie dei due altoparlanti, come già accade da qualche anno sul modello da 15". La qualità audio è più che soddisfacente, ovviamente sempre tenendo in considerazione che siamo davanti a un computer portatile molto compatto.

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Lo schermo è sempre il modello Retina con risoluzione nativa di 2560x1600 pixel, ma il pannello è migliore. Come è stato per l'iPhone 7, anche i MacBook Pro ora offrono una compatibilità con lo standard colori DCI-P3, uno standard cinematografico in grado di visualizzare uno spazio colore più ampio.

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Dall'analisi statica non ci aspettavamo nulla di diverso, gli schermi utilizzati da Apple su tutti i suoi prodotti hanno sempre dimostrato di offrire un'ottima qualità. La copertura dello spazio sRGB va oltre il 100%, errore DeltaE è di 1.44, il che significa che ad occhio nudo non si può vedere uno scostamento tra i colori come dovrebbero essere e quelli visualizzati; la luminosità massima di 460 cd/m2 circa è molto alta considerando la media dei portatili; il valore di Gamma di 2.25 è vicino all'ideale 2.20 e lo stesso vale per la temperatura colore, che con 6731 °K è molto vicino all'ideale di 6500 °K. Un ottimo schermo.

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La scocca in metallo non si scalda più dei modelli precedenti. Con applicazioni di produttività generale la scocca diventa tiepida e sopportabilissima, anche con il portatile poggiato sulle gambe. La situazione cambia guardando o renderizzando video. Lo spessore ridotto va di pari passo con la maggior efficienza energetica, e sotto il profilo termico il risultato è un prodotto che non è differente dal modello che sostituisce.