Usabilità

Recensione – Test del GS60 2PE Ghost Pro, un notebook per giocare con linea sottile ma prestazioni molto valide. La qualità costruttiva è ottima così come lo schermo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

voto4,5

Design, materiali e qualità

La prima sensazione che si ha maneggiando il GS60 Ghost Pro è quella di qualità. Al contrario del top di gamma infatti troviamo un ampio impiego delle leghe metalliche per tutte le parti del rivestimento, che contribuiscono ad aumentare un po' il peso, ma rendono la struttura molto solida. Parliamo infatti di un prodotto che pesa 1,96 chilogrammi e ha uno spessore di 2,3 centimetri, che in assoluto non è poco, ma per una gaming machine è un successo, e consente di trasportarla spesso.

Ecco che quindi il coperchio, per quanto ampio, non cede minimamente sotto alla pressione della mani, analogamente al poggiapolsi, al piano d'appoggio della tastiera e al fondo della base. Gli effetti collaterali di una linea sottile comunque non mancano, e fra questi c'è la mancanza dei soliti sportelli sul fondo che danno agile accesso ai componenti centrali e alla batteria. Ci si arriva lo stesso rimuovendo tutto il fondo (12 viti), ma si rischia di fare grossi danni perché la parte sinistra è incollata dall'interno.

voto4

Tastiera e sistema di puntamento

La tastiera SteelSeries e il sistema di puntamento del GS60 sono molto buoni. Come nella maggior parte dei prodotti sottili, i tasti hanno corsa breve e atterraggio poco ammortizzato, però i tasti sono di dimensioni standard e ben distanziati, quindi é difficile fare doppie battiture. Apprezziamo inoltre la buona gestione dello spazio: la tastiera si sviluppa per tutta la larghezza della base, quindi il tastierino numerico a destra è separato, seppur di poco. Purtroppo non c'è spazio attorno alle frecce direzionali, ma forse in questo caso era chiedere troppo.

Come sempre non manca la retroilluminazione, con colori a scelta. MSI al solito ha disposto il pulsante Windows alla destra della barra spaziatrice anziché nella posizione standard, a sinistra: una scelta che continuiamo a non capire perché risulta poco intuitiva a chi usa le tastiere convenzionali da anni.

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Ottimo anche il touchpad, che sfrutta in altezza l'ampio poggiapolsi e ha una dimensione di 10,5 x 7,1 centimetri. I pulsanti di selezione non sono separati: bisogna premere gli angoli in basso per ottenerne le funzioni. In ogni caso difficilmente i giocatori useranno il touchpad per giocare: per certe attività il mouse esterno resta insostituibile.

A nostro avviso comunque questa impostazione è da prendere da esempio per rivedere le lacune del modello al top di gamma, che in questo specifico comparto è inferiore alle aspettative.

voto3,5

Connettività

Parlando dei compromessi da fare per ottenere un notebook sottile, il primo punto della lista riguarda la connettività: non si può abbondare come sui desktop replacement, e il GS60 ne è la dimostrazione. A sinistra ci sono due connettori USB 3.0 e due prese jack per microfono e cuffie. A destra troviamo invece un terzo connettore USB 3.0, il vano per le schede SD, l'uscita video HDMI, una mini Display Port e la presa Ethernet.

Per la VGA si deve ricorrere agli adattatori, non ci sono prese AUX e DisplayPort, che sulle gaming machine sono quasi sempre presenti.

Come avete intuito manca l'unità ottica: una scelta obbligata visto lo spazio a disposizione, che non a tutti risulterà congeniale.  Come sottolineato in altre occasioni non è da escludere che chi acquista questo notebook lo voglia usare per svagarsi anche con contenuti multimediali, come per esempio i film in alta definizione. L'unico modo per farlo è procurarsi un lettore esterno, che non è il massimo, ma almeno non ha un costo elevato. Per i giochi ci si può sempre rifare a Steam, che ha sempre più successo fra i video giocatori e consente di fare a meno dei supporti fisici.

voto5

Schermo 

Lo schermo non touch ha una risoluzione nativa di 1920 x 1080 pixel e una luminosità di 349 candele al metro quadro: un valore medio-alto migliore di quello del top di gamma di MSI, che si aggiunge al trattamento opaco per assicurare una buona leggibilità dei contenuti anche con in condizioni di luce ambientale intensa. L'unico appunto riguarda la cornice troppo spessa (2 centimetri) che non segue la moda dei prodotti odierni.

 

Quanto alla qualità di visualizzazione, basta dare un'occhiata al grafico che pubblichiamo di seguito per capire che questo notebook non ha alcun problema a soddisfare i requisiti minimi dello standard sRGB. Non solo: il calibratore ha rilevato una deviazione rispetto alla Gamma pari a zero, e una del DeltaE Medio praticamente analoga.

In sostanza tutto questo significa che in dotazione a questo notebook c'è un ottimo schermo, che ha tutti i requisiti necessari sia per leggere contenuti senza sforzare la vista, sia per giocare senza perdere alcun dettaglio delle scene di gioco.