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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Per misurare accuratamente i consumi abbiamo usato la soluzione hardware e software Powenetics di Cybenetics. In breve Powenetics usa i Tinkerforge Master Bricks, ai quali sono collegati dei bricklet (tra carico e alimentatore), ossia delle schede monitorano il consumo di ogni connettore ausiliario dell'alimentatore e dallo slot PCIe per merito di una scheda riser.

Un software personalizzato tiene traccia delle letture, permettendoci di gestire la velocità di campionamento e di portare il tutto su Excel, mettendo così tutto in grafici, dal consumo medio nei benchmark fino ai picchi istantanei.

Il software è stato configurato per registrare il consumo di schede video, soluzioni di archiviazione e CPU. Usiamo però solo i bricklet rilevanti per il test delle schede video.  Le GTX 1050 ottengono tutta l'energia dallo slot PCIe, mentre la nostra Asus Radeon RX 560 ha un connettore ausiliario a 6 pin.

powenetics

Idle

Stando sul desktop di Windows gestendo un monitor QHD la GeForce GTX 1050 3GB ha richiesto di media meno di 7W, con un picco di 1W maggiore durante la nostra finestra di registrazione dati di 10 minuti.

La ventola della scheda girava appena - non c'è una modalità semipassiva - e la sua GPU è diventata solo leggermente più calda della temperatura ambiente.

Gaming

Il benchmark integrato di Metro: Last Light Redux ci garantisce una sequenza costante che può essere mandata in loop quante volte si vuole per ottenere dati affidabili.

Una media di quasi 65W è ben al di sotto dei 75W del TDP indicato per la GTX 1050 3GB - anche se il nostro consumo di picco è piuttosto vicino a 72W.

Anche se abbiamo osservato un consumo di corrente medio di 5,39A sul canale 12V lungo tre sessioni del benchmark Metro, c'erano alcuni picchi che superavano la soglia di 5,5A del PCI-SIG. Per confronto guardate gli stessi dati paragonati alla richiesta di corrente di GTX 1050 Ti 4GB e GTX 1050 2GB:

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Quei due notevoli cali sono indicativi di brevi pause tra le sessioni di test. Altrimenti i dati mostrano chiaramente che il nostro sample di GTX 1050 3GB assorbe più energia dallo slot PCIe di quanto dovrebbe.

La velocità della ventola della scheda sale in risposta al maggior carico termico, anche se il GP107 della scheda Nvidia non sale mai molto oltre 65 °C.

FurMark

Un carico più costante è meno suscettibile ai picchi di consumo - anche se l'operazione è tassante come FurMark. La GTX 1050 3GB non supera 70W.

Questa volta l'assorbimento medio di corrente di 5,58A supera il tetto ufficiale di 5,5A.

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Di nuovo mettere tutte e tre le GTX 1050 in un grafico evidenzia un assorbimento di corrente da parte della GTX 1050 3GB più alto di quanto dovrebbe.

La tensione è stata abbassata per evitare di violare il power limit di Nvidia e la frequenza di conseguenza è scesa a circa 1595 MHz. Per confronto la tensione della GPU durante la nostra sessione di Metro rimaneva sopra 1V, e la frequenza del core si fermava a circa 1771 MHz.

Confronto tra tutte le schede

La Radeon RX 560 si è dimostrata facilmente la scheda più affamata di energia. Tra le GTX 1050 invece la nuova scheda da 3GB si è posizionata più vicina al TDP di 75W.

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La GTX 1050 3GB è anche quella che ha raggiunto le temperature maggiori in entrambi i test.

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Nvidia ha spinto la frequenza della GeForce GTX 1050 3GB un po' più in alto rispetto a quanto abbiamo visto con la nostra GeForce GTX 1050 2GB nel nostro carico Metro: Last Light Redux.

Allo stesso tempo la GeForce GTX 1050 Ti 4GB con i suoi 768 CUDA core e il bus di memoria a 128 bit non ha bisogno di operare a frequenze aggressive per raggiungere prestazioni migliori rispetto alle altre due schede. C'è voluta una maggiore riduzione della frequenza negli scenari di gioco per evitare la violazione del power limit.

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FurMark rende il limite di ogni scheda più evidente. Dati i loro power limit, la GeForce GTX 1050 3GB ha mantenuto circa 1,6 GHz, la 1050 2GB intorno a 1,4 GHz e la 1050 Ti 4GB ha raggiunto circa 1,3 GHz.

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