Color Gamut e prestazioni

Il Philips 276E6 è il primo monitor per computer che usa la tecnologia Quantum Dot. Si tratta di uno schermo IPS-ADS da 27 pollici con risoluzione Full HD e color gamut Adobe RGB. Ecco la nostra prova.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Il 276E6 è reclamizzato come un monitor Adobe RGB ma non è pubblicizzato per l'uso professionale. La tecnologia Quantum Dot permette un color gamut enorme ma Philips ha scelto di optare per saturazione e vividezza rispetto all'accuratezza. È questione di preferenza personale, che stiate cercando un prodotto che aderisca strettamente agli standard o semplicemente un monitor che presenti un'immagine ricca e dettagliata.

276E6 chroma ctemp

Nonostante la modalità, il 276E6 mostra il suo color gamut nativo. Non c'è un'opzione sRGB né un sistema di gestione del colore. Abbiamo preso le nostre misure come se fossero relative ad Adobe RGB, cosa che aggiunge molto verde. Quel colore primario traccia lo standard estremamente bene, così come fanno il giallo e il ciano secondari. Anche i loro livelli di luminanza sono esatti.

Dove le cose diventano interpretative è nel blu, che è sotto saturato; e il rosso, il quale è decisamente maggiore rispetto al livello previsto. Il magenta secondario è piuttosto vicino al target. I livelli di luminanza sono modificati per compensare, quindi i conseguenti errori non sono troppo alti. In pratica vedrete molto più rosso e altre tonalità calde rispetto a quanto siete abituati.

276E6 chroma adobe

Passare in modalità Adobe RGB cambia il punto di bianco in modo che ciano e giallo finiscano fuori target. Questo porta ad avere un errore medio di 5,02 Delta E. Fortunatamente possiamo sistemare questa situazione con i controlli RGB come potete vedere nell'ultima classifica.

276E6 chroma post

La calibrazione riporta i risultati di gamut e luminanza dov'erano in modalità Color Temp. La differenza è che ora abbiamo il controllo di luminosità. La conclusione dei nostri test sul gamut è che mentre il 276E6 si presenta come un monitor Adobe RGB, si prende una licenza in alcune aree per raggiungere una rappresentazione dei colori pensata a tavolino piuttosto che una standard. Torniamo ora al gruppo di confronto.

14 colorde

Gli utenti che fanno lavori cosiddetti "color critical" è meglio che puntino a schermi calibrati di fabbrica come un BenQ o un NEC. E anche l'HP è molto più accurato in modalità sRGB. Il Philips è più per persone che vogliono lavorare con toni ricchi e saturati che non sono necessariamente conformi alle specifiche stabilite.

Gamut Volume: Adobe RGB 1998 e sRGB

15 gamutvol

Senza la capacità di passare tra gamut standard, il 276E6 supera il volume sRGB di oltre il 43%. Questo gli consente di rispettare la specifica Adobe RGB, ma con un blu primario sottosaturato e un rosso sovrasaturato richiederà una calibrazione LUT software se dovesse essere usato come monitor di riferimento.