Recensione Philips 349P7FUBE, monitor 21:9 con 100Hz adatto a tutti

Il monitor Philips 349P7FUBE ha tante carte da giocare, tra cui un’ottima risoluzione, una frequenza di aggiornamento di 100Hz e colori fedeli che lo rendono adatto sia alla produttività che allo svago.

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a cura di Vittorio Pipia

Il monitor Philips da 34 pollici curvo ultrawide P-line con dock USB C è un prodotto molto valido per lavorare, anche in ambito professionale, perché offre un’ottima gamma cromatica, una frequenza di aggiornamento di 100Hz e tantissime funzioni ad un prezzo di circa 800 euro.

È un prezzo sicuramente alto ma giustificato dalle tante modalità di utilizzo e dalla flessibilità. Lo stiamo utilizzando da circa due mesi, per la redazione di articoli, montaggio video e editing fotografico e siamo dunque pronti a raccontarvi la nostra esperienza d’uso in questa recensione.

Design e materiali

Il monitor arriva ben imballato con tutti gli accessori necessari al suo funzionamento. Oltre allo stand, ci sono un cavo Display-Port, un cavo HDMI, un cavo USB 3.1 di tipo C su ambo i lati in grado di alimentare e trasmettere il segnale video da un’ampia gamma di notebook e MacBook, un cavo da USB di tipo A a USB di tipo C, il cavo aux con jack da 3.5mm e l’alimentatore esterno dalle dimensioni compatte.

Lo stand ha dimensioni importanti, ma permette di regolare il monitor in altezza di ben 180mm e in inclinazione da -5 a 20 gradi. Purtroppo, non è possibile posizionarlo in modo verticale, ma avrebbe poco senso su un pannello così largo. Parliamo infatti di ben 810 x 621 x 311 mm per quanto riguarda le dimensioni del solo display e di un peso di 6,6 kg.

Il montaggio del supporto è molto semplice. Sarà sufficiente montare la base circolare tramite una vite, e procedere con l’installazione sull’apposita sede nella parte posteriore del monitor. Non sono necessari strumenti di sorta e il tutto avviene in pochi minuti. Eventualmente si può anche decidere di montare il monitor su un supporto a parete o da scrivania, grazie alla compatibilità con l’attacco VESA 100x100.

Il display visto frontalmente ha un design molto minimale con cornici ridotte – circa mezzo centimetro – fatta eccezione per il bordo inferiore in cui lo spessore raggiunge i due centimetri. Sempre inferiormente una piccola sporgenza in plastica trasparente mostra il logo Philips, illuminato da un LED bianco (disattivabile).

Posteriormente si trova il joystick per il controllo dei menù e le porte. Sulla sinistra una HDMI 2.0, una DisplayPort 1.2, una porta USB-C con output di 60Watt – in grado dunque di ricaricare la maggior parte di portatili e tablet dotati di tale porta, mentre sulla parte destra troviamo tre porte USB 3.0, in grado di ricaricare anche i nostri smartphone, l’ingresso per l’audio del PC e l’uscita per collegare eventuali cuffie. Non mancano due altoparlanti da 5Watt ciascuno posizionati su ambo i lati.

Menù e funzioni

Come detto il menù è navigabile tramite il joystick posizionato sulla parte destra. Cliccando sul joystick e tenendo premuto si spegne il monitor, mentre per accenderlo è sufficiente una singola pressione. Spostando il joystick a destra si accede al menù completo. Dall’alto verso al basso è possibile scegliere le impostazioni relative alla modalità “Low Blue Light”, selezione ingressi, qualità dell’immagine, funzioni picture in picture e picture by picture, audio, colori, lingua, impostazioni OSD e configurazione monitor. Quest’ultimo permette di regolare parametri relativi alla connettività USB, oppure al tempo di accensione dei LED.

Spostando il joystick a sinistra si può invece selezionare uno dei profili colore precaricati. Noi abbiamo utilizzato per la maggior parte del tempo il profilo colore standard, ma abbiamo apprezzato anche la modalità ufficio che, oltre ad applicare un leggero filtro giallastro per ridurre l’emissione di luce blu, abbassa la luminosità, rendendo più piacevole lavorare in ambienti poco illuminati.

Spostando il joystick in basso si accede alla selezione dell’input, mentre verso l’alto si possono controllare le funzioni di picture in picture che tornano molto utili nel caso ci si ritrovi a lavorare con due PC, o magari con un PC e MAC.

Il Picture in Picture (PiP) ridimensiona una delle due sorgenti in una piccola porzione posizionabile in uno dei quattro angoli, mentre il Picture by Picture (PbP), affianca le due finestre. Ci sono pro e contro per entrambe le configurazioni, in quanto il PiP copre comunque un’area di schermo di una delle due sorgenti, mentre la seconda rimpicciolisce molto testo e immagini. Tornano però utili in particolari contesti e sono ben implementate dal monitor.

Philips mette a disposizione il software “Smart Control” che altro non è che un OSD in miniatura. Per il suo tramite sarà possibile andare a gestire solo alcuni dei parametri disponibili, come spazio colore e luminosità. Un software di cui si può tranquillamente fare a meno.

Display e specifiche

Il pannello da 34 pollici curvo con risoluzione di 3440 x 1440 pixel è di tipo MVA e offre una frequenza di aggiornamento di 100Hz con un tempo di risposta di 4 millisecondi. Rispetto a un IPS è sicuramente rilevante il valore di contrasto, che raggiunge in questo caso il valore di 3000:1. Un valore ben più alto del tradizionale 1000:1 di IPS con uguali caratteristiche, che rende le immagini più piacevoli e migliora la resa in tutti gli ambiti, sia in contesti ludici che di lavoro.

La luminosità massima è di 300 candele al metro quadro, buona ma non impressionante. Nonostante ciò il monitor offre un’ottima visibilità anche in condizioni di piena luce, merito del trattamento anti riflesso, necessario su un monitor curvo.

Utilizzo

I monitor 21:9 si sono diffusi in maniera rapida da quando sono stati introdotti grazie ai numerosi vantaggi offerti, contro pochi svantaggi. Tra questi ultimi sicuramente l’ingombro sulla scrivania, ripagato però dall'ampia area di lavoro offerta. Un altro contro da prendere in considerazione è la visualizzazione non a schermo pieno per molti dei contenuti disponibili online. Se guardate un film in 21:9 da Netflix o Prime Video, potreste ritrovarvi con un’ampia porzione di bande nere su tutti e quattro i lati.

Si tratta però di problemi quasi irrilevanti considerando il contesto di utilizzo di questo monitor. La risoluzione di 3440 x 1440 pixel è ideale per l'uso anche con macchine meno potenti, in quanto offre la giusta densità di pixel senza necessità di avere una scheda grafica di fascia alta. Condizione ideale per usare portatili e MacBook anche di fascia medio-bassa tramite la porta USB-C. È uno dei vantaggi maggiori di questo monitor, in quanto si può usare lo schermo in abbinamento col portatile usando un solo cavo, senza necessità di collegare il notebook all'alimentazione o usare adattatori di sorta, ma soprattutto mantenendo la batteria sempre carica.

A ciò si aggiunge la qualità del pannello. Siamo rimasti stupiti, provenendo da un IPS, dalla qualità dei colori offerta da Philips. Sempre naturali e bilanciati e soprattutto con un elevato angolo di visione. Ciò permette di lavorare tranquillamente con immagini e colori in ambito semi-professionale, con la sicurezza di avere sempre una chiara di percezione delle modifiche effettuate.

Anche per il gaming il monitor si comporta molto bene. Nonostante l’assenza del Freesync, i 100Hz di refresh rate disponibili rendono l’esperienza ludica immersiva e sempre fluida. Abbiamo passato alcune ore a giocare con F1 2018 e Assassin’s Creed Odissey, a piena risoluzione con dettagli alti e con 100Hz insieme alla nostra GTX 1080, sperimentando un frame rate granitico e un gioco sempre fluido. Rispetto ai 75Hz, o ancora peggio ai 60Hz, la differenza si nota e sebbene il design non esprima “gaming”, questo monitor fa egregiamente il suo dovere anche con i giochi.

Gli altoparlanti si comportano bene ma l’orientamento in diagonale nella parte posteriore rende la percezione strana. L’audio non è male, se non si hanno esigenze specifiche, ma sicuramente non è pieno e ricco. Se vi accontentate è ok, se volete un’esperienza più immersiva, suggeriamo un buon paio di cuffie o un sistema di altoparlanti dedicato.

Verdetto

Il monitor Philips 349P7 ha tutto ciò che si potrebbe desiderare da un 21:9 di questa fascia di prezzo. Un pannello con colori fedeli, un elevato contrasto, cornici sottili, USB di tipo C in grado di ricaricare portatili e altri dispositivi e una frequenza di aggiornamento di 100Hz. Con un prezzo minimo di 756,11 euro su Amazon, nel momento in cui scriviamo la recensione, diventa uno dei monitor 21:9 con il miglior rapporto tra prestazioni offerte e prezzo.

Certo il design non è molto originale, il joystick non è immediato nell’utilizzo e lo stand sulla scrivania occupa fin troppo spazio, donando però altrettanta stabilità, ma è uno dei pochi pannelli in grado di soddisfare in molteplici contesti, dalla produttività al gaming, passando per lo svago, con compromessi minimi.

Se potete rinunciare alla USB C ma volete un 21:9 di qualità, potete optare per il Philips BDM3470UP, fratello minore del monitor oggetto della nostra recensione. E' disponibile su Amazon a un prezzo di 518 euro.