Recensione Porsche Design Book One

Un tablet Windows 10 con tastiera sganciabile, che può adattarsi a situazioni di ogni genere. Design fantastico, ottimi materiali e buone prestazioni. Questo Porsche Design Book One ha pochi difetti; il prezzo è alto ma coerente con la natura del prodotto.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Porsche Design Book One

 

Porsche Design Book One, Notebook 2-in-1 di lusso e di qualità

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CONTRO: audio di bassa qualità, leggermente rumoroso, prezzo elevato.

VERDETTO: Il Porsche Design Book One è un notebook 2-in-1 indirizzato al mercato del lusso. C'entra il bersaglio, grazie a materiali di prima scelta, design raffinato e potenza. I difetti sono pochi ma il prezzo lo rende accessibile a pochi. 

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I computer sono cambiati molto nel corso degli ultimi anni, e se fino a poco tempo fa erano oggetti spartani, funzionali ma dal design discutibile, oggi invece spesso e volentieri sanno coniugare una progettazione bella ed elegante a tecnologia di ultima generazione.

E per chi lo volesse, poi, c'è anche il lusso. Com'è il caso di questo Book One marchiato Porsche Design. Si tratta di un 2-in-1 con tastiera sganciabile. Vale a dire un sistema Windows 10 che può funzionare come tablet, oppure come computer portatile.

A fare mostra di sé è il marchio: per chi non lo conoscesse, Porsche Design è la casa che firma oggetti di ogni tipo, idealmente (ma non necessariamente) da accompagnare a un'automobile Porsche. A febbraio del 2017, il catalogo si è arricchito del Book One.

Design ed ergonomia

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A prima vista il Book One è piuttosto bello. Il logo dell'azienda è visibile grazie a una finitura lucida sul metallo opaco dello chassis, con un risultato discreto ed elegante. Chiuso tuttavia risulta piuttosto spesso, quasi 16 mm considerando il sistema tablet + tastiera, che diventano 7,7 mm per il solo tablet.

Il sistema completo risulta anche pesante, quasi 1,6 Kg, mentre il solo tablet si ferma a 758 grammi. Non molti in effetti, ma se si guarda all'iPad Pro - di dimensioni comparabili - vediamo che il prodotto Apple ferma l'ago della bilancia a 677 grammi. Confrontato con un Ultrabook, invece, il Book One supera il peso medio di circa 400 grammi. D'altra parte Porsche Design ha inserito hardware di alto livello in questo 2-in-1, e nel blocco tastiera è inserita anche una batteria aggiuntiva che prolunga l'autonomia - ecco perché pesa così tanto.

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L'alluminio dello chassis in ogni caso è molto bello, così come le finiture, e l'estetica ben riuscita del Book One tendono a farne dimenticare le dimensioni un po' ingombranti. I due elementi sono uniti da cerniere dal design unico. Realizzate come "ingranaggi" in acciaio, garantiscono una grande flessibilità grazie a un angolo di rotazione di 180 gradi. E allo stesso tempo offrono un'incredibile stabilità: lo schermo resta precisamente dove lo si posiziona, senza mai muoversi. Quando è montato, il Book One si comporta come un normale computer portatile - che è tutto dire per questo genere di dispositivo

All'interno troviamo uno schermo da 13,3 pollici ad alta risoluzione (3200x1200 pixel, Windows è già configurato con lo zoom adatto). Intorno ad esso ci sono cornici piuttosto grosse, non molto belle da vedere, che tuttavia si rivelano utili quando si sgancia il tablet perché permettono di maneggiarlo senza dare comandi indesiderati. La cornice superiore, inoltre, include le videocamere 3D per il riconoscimento facciale: un sistema che funziona alla perfezione, anche al buio, e che permette di accedere a Windows senza digitare password né usare l'impronta digitale. Non c'è, comprensibilmente, il lettore di impronte.

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Anche la tastiera è di ottima qualità, permette da subito una digitazione veloce e senza errori. La corsa dei tasti è appena troppo lunga e la risposta un po' secca, ma siamo comunque di fronte a un ottimo supporto. Rigida al punto giusto, si può regolare su tre diversi livelli di illuminazione; durante il giorno sarà preferibile tenerla spenta, comunque, per garantirsi il massimo della leggibilità. Di sera, purtroppo, i tasti appaiono con una macchia scura al centro non molto bella da vedere.

Il touchpad è molto grande e pienamente compatibile con le funzioni avanzate di Windows 10. Si potranno usare gesture per cambiare applicazione, mostrare il desktop o altro. Funziona bene, ma se siete abituati a cliccarlo potreste trovarlo un po' troppo morbido e cedevole. Se invece, come me, vi limitate a tocchi leggeri sempre allora è un ottimo touchpad sotto ogni punto di vista. Lo spazio per i polsi è più che adeguato e comodo.

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Quanto a connettività, la parte tablet ospita una porta USB-C che integra anche l'uscita video (l'adattatore HDMI è incluso) a sinistra, mentre a destra c'è la presa per gli auricolari e il controllo del volume. Sopra c'è il pulsante di accensione/standby. Il modulo secondario, quello con la tastiera, aggiunge una porta USB-C utilizzabile per la ricarica, due USB 3.1 e il lettore di schede SD. Sul lato destro troviamo invece il pulsante per sganciare il tablet - a tal proposito, è opportuno sottolineare che il sistema di agganciamento è davvero molto solido. A tal punto che può risultare difficile sganciare il tablet quando è necessario.

C'è un dettaglio che è importante ricordare: come tutti i prodotti con questo design, il Book One ha tutto il peso concentrato nella parte alta quanto è usato insieme alla tastiera. Nessun problema se è poggiato su un tavolo, ma usarlo sulle gambe risulta difficile e scomodo.

Hardware interno e prestazioni

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Porsche Design non si è risparmiata quanto a caratteristiche, e all'interno del Book One troviamo un processore Intel Core i7-7500U, 16 GB di RAM e un SSD NVME da 500 GB Intel 600p - non è certo il più veloce in circolazione ma è sicuramente più che adeguato per un portatile come questo. Per la parte grafica c'è solo quella integrata, Intel HD Graphics 620: non è un mostro di potenza, ma ci abbiamo giocato a Hearthstone, e può reggere anche titoli leggeri come LoL - magari abbassando la qualità - o tanti titoli disponibili sul Windows Store.

Caratteristiche fisiche
Dimensioni (HxWxD) 311.1 x 226.5 x 15.9 mm
Peso 1580 g
Hardware
Processore Intel Core i7-7500U
Memoria RAM 16 GB
Processore Grafico Intel HD Graphics 620
Hard Disk  
Unità Ottica No
SSD 512
Batteria
Capacità 24 + 43 mWh
Autonomia batteria cinque ore circa
Alimentatore
Potenza 60 W
Peso  
Dimensioni  
Schermo
Dimensione 13,3"
Tecnologia IPS LCD
Risoluzione 3200x1800 pixel
Touchscreen
Connettori Video
VGA No
DVI No
HDMI Con adattatore incluso
Display Port No
Altri USB-C
Connettività Dati
Wi-Fi 802.11 a/b/g/n+ac 2.4 e 5 GHz
Ethernet No
Bluetooth 4.1
Connettori Dati
USB 2.0 No
USB 3.0 2
eSATA No
Thunderbolt Si
Lettore di schede di memoria
Express Card Si
Webcam
Risoluzione 5 MP
Audio
Connettore Microfono
Connettore Cuffia
Connettori altoparlanti Si
Sicurezza
Lettore impronte digitali No
TPM
Sistema Operativo
Windows Windows 10 Home
Garanzia
Durata 2 anni
Tipologia assistenza pick&return
Servizi aggiuntivi Supporto Premium
Prezzo
Prezzo 2.795 Euro

Sulla carta siamo di fronte a un sistema molto potente, e l'uso reale lo ha confermato. I benchmark naturalmente riflettono la configurazione, e abbiamo potuto rilevare che questo computer è in gradi di gestire bene praticamente qualsiasi attività.

Lo abbiamo usato anche per montare semplici video con Adobe Premier Elements, senza rilevare rallentamenti di alcun tipo. Similmente, usare Chrome con molte schede aperte non è un problema (grazie soprattutto alla RAM abbondante) né gestire molte applicazioni aperte allo stesso tempo. In effetti l'unico ostacolo a un multitasking più spinto è dato dalle dimensioni dello schermo: è vero che l'alta risoluzione aiuta a visualizzare più elementi, ma sarà tutto piuttosto piccolo. Per un'attività più produttiva, vorrete probabilmente usare uno schermo esterno da collegare alla porta USB-C tramite l'adattatore incluso nella scatola. Un modello Ultrawide (21:9) è l'ideale per portare al massimo la produttività.

Dal punto di vista delle prestazioni, dunque, questo Porsche Design Book One è sempre all'altezza delle aspettative - nessun problema da segnalare sotto questo aspetto. Purtroppo il prezzo da pagare per questo risultato è che la ventola ogni tanto si fa sentire. Non è molto rumorosa - in effetti se si sta scrivendo il rumore dei tasti è sufficiente a coprirla - ma se state leggendo o guardando un video, invece, la noterete.

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Un po' meno buona invece l'autonomia. Nonostante le due batterie non siamo mai riusciti ad andare oltre le sei ore di utilizzo, fermandoci in un paio di occasioni a meno di quattro. Sono risultati relativamente ordinari per un computer portatile, ma avremmo sperato in qualcosina di meglio.

Come lo abbiamo usato

Sempre in ufficio, abbiamo usato il Porsche Design Book One in due modi diversi.

Modalità Desktop: con schermo esterno collegato (21:9, 3840x1080), tastiera e mouse via USB. Normali attività da ufficio: Google Chrome (mai meno di dieci schede aperte, spesso più di 20), Mailbird (email, 5 account), Photoshop Elements, Excel, Word, Slack e altre applicazioni da ufficio. Usato in questo modo il notebook è durato tra 2,5 e 3,5 ore.

Modalità Notebook: il modello d'uso è simile, ma senza schermo esterno, tastiera e mouse. La luminosità è impostata generalmente tra il 60% e l'80%, secondo le condizioni di luce ambientale (illuminazione al neon più luce naturale variabile che entra dalla finestra) per garantire sempre una visibilità ottimale che non affatichi la vista. Usato in questo modo, il Book One arriva a durare fino a 6 ore, ma è più prudente aspettarsene cinque.

Schermo e audio

Il Porsche Design One Book ha uno schermo IPS LCD da 13,3 pollici con risoluzione QHD (3200x1800 pixel). L'altissima risoluzione garantisce una grande nitidezza dei dettagli e permette di godersi al meglio un film o una serie TV. La luminosità massima è molto alta e, insieme all'eccellente trattamento oleofobico e antiriflesso, rende lo schermo utilizzabile in ogni situazione.

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Capitolo dolente invece per quanto riguarda l'audio: gli altoparlanti un suono vuoto e metallico, con un volume massimo insoddisfacente. Nell'insieme è adatto al massimo per una videochiamata con Skype. Sarà sempre preferibile usare gli auricolari.

Pennino Wacom

Nella confezione del Porsche Design Book One c'è anche un pennino capacitivo Wacom, da usare con il touchscreen. Purtroppo il portatile non ha un alloggio dove metterlo, ma la si può agganciare magneticamente sul lato del tablet. Sta al suo posto se avete il computer su un tavolo, ma se lo mette in borsa molto probabilmente si staccherà.

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Il pennino funziona alla grande e permette di prendere appunti facilmente o di fare schizzi. Non abbiamo avuto modo di farlo provare a qualcuno con un minimo di talento artistico, e dato che l'autore di questa recensione né è totalmente privo mi limiterò a dire che tecnicamente è un supporto eccellente.

Conclusioni

Il Porsche Design Book One è un prodotto di alto livello: dallo chassis in alluminio alle incredibili cerniere, dall'hardware di ultima generazione alla valida (non eccellente) tastiera. Con un'autonomia tutto sommato buona, è difficile trovargli dei difetti: forse solo l'audio si può dire che sia davvero deludente. Se si guarda a concorrenti come il Lenovo Thinkpad X1 Carbon, l'HP Spectre 360 o il Microsoft Surface Pro, troviamo che spesso fanno un po' meglio con i benchmark - ma nell'esperienza reale le prestazioni sono le stesse.

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Un solo piccolo difetto dunque, che però diventa enorme se si prende in considerazione il prezzo. Per avere questo computer infatti dovrete mettere in conto la bellezza di 2.795 euro. È una cifra altissima, certo, maa ben guardare un Surface Pro 4 di pari caratteristiche (16/512 GB) non costa molto meno.

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Confronti a parte, un prezzo simile è del tutto normale in relazione alla fascia di mercato: questo non è un prodotto "per la maggior parte delle persone", ma un dispositivo premium affiancato a un marchio di lusso. È fatto per viaggiare a bordo di supercar, per essere posato su scrivanie di fattura squisita. Chi alzerà lo sguardo dallo schermo, probabilmente, ammirerà il panorama dalla cima di un grattacielo o da qualche altro posto spettacolare. E pensato per dirigenti e persone tutto sommato poco preoccupate da cifre simili. Insomma, considerata la clientela a cui si rivolge, forse il prezzo è l'ultimo dei problemi.