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a cura di Vittorio Pipia

Roccat Kone Aimo

 

Roccat Kone Aimo è un mouse da gaming che si contraddistingue per precisione e funzionalità.

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CONTRO: Ergonomia non al top, solo per destrorsi, mancanza di grip laterale, software dal design un pò vecchio.

VERDETTO: Il mouse da gaming Kone Aimo presenta l'ultimo sensore Owl-eye che si spinge fino a un massimo di 12.000 DPI e permette un tracciamento preciso al millimetro in ogni contesto. Dotato inoltre di 12 pulsanti, non mancano infinite possibilità di personalizzazione.

Roccat Kone Aimo fa parte della nuova linea di periferiche dell'azienda tedesca, caratterizzate dalla nuova illuminazione RGB denominata "Aimo" e da caratteristiche di fascia alta, come il nuovo sensore Owl-Eye che arriva fino a 12.000 DPI. Un mouse il cui prezzo si attesta sui 79,99 euro, sfidando dunque altre proposte top di gamma ben affermate.

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Packaging e Materiali

La confezione non lascia spazio a fronzoli e all'interno vengono forniti solamente i manuali di istruzione e degli adesivi Roccat, insieme al mouse. Il Kone Aimo è un mouse per destrorsi, con alloggiamento per il pollice piuttosto pronunciato e dedicato a utenti e giocatori con mani medio-grandi. Sulla parte alta, oltre ai due tasti e alla rotella che permette anche il movimento orizzontale ci sono due ulteriori pulsanti che sono preconfigurati per la selezione dei DPI, mentre lateralmente troviamo altri tre tasti, sempre personalizzabili tramite software.

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È costruito completamente in plastica ABS, che purtroppo cattura qualche impronta. Mancano del tutto degli inserti in gomma sulla parte laterale, caratteristica che inficia il grip rendendo il dispositivo scivoloso. Nella parte inferiore 5 pad in teflon di medie dimensioni assicurano un'ottima scorrevolezza e centralmente troviamo il sensore Owl-Eye.

Il design alterna linee spigolose e morbide, che rendono il mouse facilmente riconoscibile, merito anche dell'illuminazione RGB piuttosto vistosa. Il peso è di 130 grammi e non vengono forniti pesi aggiuntivi per modificarlo.

Sensore

Merita un paragrafo dedicato, in quanto Roccat ha personalizzato su proprie specifiche il migliore sensore sul mercato ovvero il Pixart 3360 che già troviamo su mouse del calibro di Logitech G900, Razer Deathadder Elite e Steelseries Rival 700. Sensore ottico che di certo non ha bisogno di presentazioni, ma che Roccat ha voluto modificare per renderlo ancora migliore.

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Tali migliorie vanno a includere una maggiore precisione, e un range di DPI scalabili in unità da 100 fino a un massimo di 12.000. Tuttavia l'azienda ha creato questo sensore per i videogiocatori, mantenendo la massima precisione e affidabilità in una gamma compresa tra i 400 e i 3000, ovvero quelli più usati da chi con il mouse ci gioca anche professionalmente.

Ergonomia

Solo per destrorsi, lo si vede fin da subito, ma il design lo rende particolare da impugnare. Non è un mouse che definiremmo comodo per la maggior parte delle persone. Prima di tutto perché è ingombrante. Chi vi scrive ha una mano che misura 21,5 cm dal polso all'estremità del dito medio, e nonostante questo ho avuto non poche difficoltà ad abituarmi all'impugnatura - complice il fatto che chi ha disegnato il mouse abbia avuto in mente un'impugnatura obliqua.

Ciò rende scomoda la posizione del pollice, che si ritrova sempre piegato e mai a riposo. Stessa cosa dicasi per anulare e mignolo, che, con un'impugnatura obliqua, hanno una discreta zona di appoggio, ma se impugnate il mouse come fareste normalmente si ritrovano costretti e quasi a disagio.

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Nonostante le dimensioni, il comfort dipende molto dal tipo di impugnatura adottata.

Software

Parte sempre più essenziale delle periferiche è il software di personalizzazione. Quello di Roccat si chiama SWARM ed è facilmente reperibile dal sito ufficiale in pochi passaggi. L'interfaccia grafica lascia un po' a desiderare con diverse somiglianze con prodotti di fascia più bassa. Tuttavia apprezziamo il fatto che il software permetta di gestire e configurare varie periferiche tra mouse, tastiere e cuffie in un unico ambiente.

Relativamente al mouse abbiamo 4 diversi pannelli che ci permettono essenzialmente di:

  • Impostare le caratteristiche fisiche, livelli di dpi, accelerazione, velocità scrolling
  • Assegnare varie funzionalità ai 12 pulsanti
  • Attivare o disattivare l'Angle Snapping
  • Personalizzare l'illuminazione RGB

L'uso è molto intuitivo e risulta interessante l'integrazione del tasto "T3" denominato dall'azienda come "Easy-Shift". Esattamente come il tasto shift sulla tastiera, ci permette, quando premuto, di accedere a seconde funzioni che possiamo scegliere sempre tramite il software.

Ciò significa che virtualmente possiamo avere a portata di click fino a 24 comandi diversi. Funzione che sebbene interessante, trova i suoi limiti con alcune combinazioni, come per esempio la pressione simultanea del tasto easy-shift e di uno dei tasti laterali, praticamente impossibili a meno di non essere Mister Fantastic.

L'illuminazione presenta diversi effetti configurabili, tra cui il nuovo Aimo, che dà anche il nome a queste nuove periferiche. In teoria dovrebbe creare effetti di illuminazione personalizzati e cuciti attorno all'uso del mouse, adattandosi anche ai vari giochi. In 5 giorni d'uso non abbiamo notato nulla di particolare che vada oltre alla sincronizzazione dell'illuminazione su diverse periferiche.

Presente inoltre la possibilità di creare fino a 5 profili. Purtroppo non c'è modo di sapere quale sia il profilo in uso, a meno di non abilitare le funzioni vocali, grazie alle quali, una voce in inglese di un uomo tenebroso ci avvertirà della selezione effettuata.

Tutte le impostazioni possono inoltre essere salvate sul mouse, grazie al processore ARM a 32 bit e ai 512 KB di memoria integrata, in modo da poter usare i nostri salvataggi su qualsiasi PC a prescindere che il software sia installato o meno.

Prova d'uso

Passata qualche ora a capire come avere una presa sufficientemente comoda, l'ottimo sensore fa quasi dimenticare la strana ergonomia. È importante fare la calibrazione per avere un funzionamento ancora più preciso in base alla superficie d'uso, che sia un mousepad rigido o morbido in tessuto.

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Sensore che non perde un colpo, traccia qualsiasi movimento in maniera precisa anche nelle situazioni più caotiche e si fa apprezzare non solo con i giochi, ma anche nell'uso con programmi di grafica e video editing (contesto nel quale l'Easy-Shift dà il meglio di sé).

Roccat ha personalizzato anche gli switch dei tasti, che permettono 50 milioni di click, con un feedback rigoroso e un bel click.

Verdetto

Roccat Kone Aimo è un mouse che abbiamo apprezzato per l'efficacia del sensore, la costruzione e le infinite possibilità di personalizzazione. Purtroppo design ma soprattutto i materiali non rendono completa giustizia alle prestazioni offerte considerando anche la fascia medio alta in cui si colloca con un prezzo di 79,99 euro.

Resta una valida opzione per tutti coloro che esigono alte prestazioni ma vogliono differenziarsi, grazie anche alle tre colorazioni disponibili, bianca, nera (come quello in test) e grigia.


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