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a cura di Roberto Buonanno

CEO

Un venerdì sera come tanti. Il sales manager ha archiviato l’ultimo contratto e si prepara al meritato weekend. Il sole è tramontato da diverse ore, l’unico rumore è quello di un disco fisso che macina dati – lavorare fino a tardi è una brutta abitudine. D’un tratto, un cigolio. Il manager si guarda attorno con il cuore in gola: nessuno. Si ricompone, si alza nervoso, afferra la giacca quasi temendo il fruscio che produrrà. Ed eccolo di nuovo, un cigolio, seguito da un rumore di ferro che striscia su ferro, stridulo, da far accapponare la pelle.

Il cuore prende a battere all’impazzata, la fronte è gia madida di sudore, freddo. Ancora un “clang!”, questa volta più deciso – l’adrenalina è a mille, la testa si volta verso ogni direzione, a captare l’origine di questo rumore, forse è un intruso, forse è un ladro… il manager corre verso il telefono per chiamare la sicurezza, ma non fa in tempo ad afferrarlo che, annunciato da una serie di rumori secchi e orribilmente meccanici, da sotto la sua scrivania emerge il peggior incubo di qualsiasi business man – il disco fisso del computer si è guastato.

Perdere i dati di un disco fisso - o da una memoria flash, un nastro o qualsiasi altra piattaforma di archiviazione - può essere, a seconda dei casi, un fastidio o una catastrofe. Non stiamo parlando di perdere la propria collezione di MP3, ma di vedere scomparire una settimana, un mese o, nella peggiore delle ipotesi, una vita di lavoro.

Alla sventatezza non c’è rimedio, quindi è sempre buona norma fare dei backup. Però i disastri accadono sempre quando l’ultimo backup è troppo vecchio - inoltre un fulmine nefasto potrebbe devastare sia il vostro PC che la periferica di backup di turno...

Cosa fare quando guasti, eventi naturali, cancellazioni involontarie, virus o errori del software o del sistema operativo rischiano di farvi perdere dati preziosi?

Non a caso esistono società come Kroll Ontrack. L’azienda, di origine statunitense ma presente dal 2002 in Italia, offre software e servizi per il recupero dei dati su supporti di archiviazione – dischi fissi ma anche nastri, compact flash, ecc... - ancora funzionanti e, soprattutto, un servizio di intervento su dischi non più operativi in grado di recuperare o riottenere, in più dell’80% dei casi, i preziosi bit.

Il laboratorio di Kroll Ontrack a Stoccarda.

Per una carrellata dei software consigliamo il sito del produttore. Aspettatevi delle recensioni a breve.

Le operazioni di recupero dati

Il recupero si suddivide in due fasi, analisi e intervento.

L’analisi costa 95 euro e serve per determinare se ci si trova di fronte a un guasto hardware, e se anche in questo caso, i dati siano recuperabili. Nel caso che l’hardware non sia danneggiato, Kroll Ontrack può intervenire anche con un servizio per il recupero a distanza – Remote Data Recovery – in grado di ripristinare i dati non accessibili Questo permette di risparmiare almeno 2 giorni di lavorazione sulle fasi di recupero, e di agire sull’hardware senza che l’utente lo debba spedire ai laboratori.

Se si constata che l'hardware è guasto, il cliente deve inviare la periferica di archiviazione al laboratorio di KO. Un'analisi approfondita rivela quanti dati si possono recuperare, con tanto di lista dei file. Una volta che il cliente approva il preventivo, gli ingegneri accedono al disco con strumenti e tecnologie esclusive e proprietarie ed effettuano una completa immagine, bit per bit.

Il costo per l’intervento su un singolo disco va dagli 800 ai 1500 euro - una cifra che si pagherà più che volentieri.

Un intervento chirurgico su un disco fisso.

Da parte nostra non possiamo che rinnovare l’invito a effettuare backup frequenti di tutti i dati e di usare i sempre più economici sistemi RAID con mirroring.

Se, nonostante le cautele, incappate comunque in un disastro – anche un RAID può fallire e portare a due dischi inconsistenti – non vi resta che mettere mano a programmi come quelli di Kroll Ontrack o, in extrema ratio, affidarvi al loro laboratorio specializzato.