Sotto il vestito (di plastica)

Piccolo, piatto e (quasi) quadrato, non è stato solo una delle pietre miliari della diffusione dell'informatica fra le masse ma anche un oggetto dal design pratico ed intelligente.

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a cura di Tom's Hardware

Sotto il profilo prettamente fisico, le differenze più evidenti rispetto ai dischi da 5¼" erano l'assenza dell'apertura per la lettura/scrittura dei dati, la mancanza del foro centrale e la maggiore rigidità, caratteristica che rendeva il MicroFloppy Disk molto più resistente ma molto meno floppy degli altri (floppy, in inglese, significa flessibile).

La chiusura della finestra e del foro centrale contribuirono a rendere il MFD meno soggetto ad errori dovuti a sporcizia ed il secondo aveva anche il merito di consentire una miglior presa al dispositivo di lettura e, quindi, una maggior velocità di rotazione.

All'interno, invece, le cose erano pressoché identiche. Un disco di materiale magnetico ruotava a (relativamente) alta velocità fra due strati di tessuto che avevano il duplice compito di trattenere lo sporco ed evitare lo sfregamento del disco contro la plastica dell'involucro.

Anche la logica di funzionamento rimase praticamente immutata.

windows floppy

Il disco era suddiviso in tracce o, per dirla con un termine della geometria, in corone circolari concentriche delimitate da un raggio esterno "R" maggiore di quello esterno "r". Se non siete pratici di geometria, vi basta pensare agli anelli presenti nei tronchi degli alberi.

Oltre alle tracce, il disco aveva anche un certo numero di settori circolari che potete immaginare come fette di pizza o di torta. Considerando che, di norma, un disco a bassa densità era suddiviso 80 tracce e 18 settori circolari, si ha un totale di 1.440 settori i cui potevano essere memorizzati 512 byte di dati per un totale di 737.280 byte ovvero 720KB.

Tuttavia, i dischi potevano essere scritti e letti su entrambi i lati con il risultato di raddoppiarne la capacità. In questo caso si parla di MicroFloppy Disk HD (High Density).

Il numero di settori e tracce, tuttavia, non era una costante. Appositi drive o programmi permettevano di formattare i floppy aumentando uno o entrambi questi parametri e, di conseguenza, la capacità totale. Così facendo si potevano ottenere dischi capaci di memorizzare 2MB o Questo, tuttavia, poteva influire negativamente sull'affidabilità che, per la natura di questo tipo di supporti, non era sicuramente al livello degli attuali dispositivi di archiviazione.

Una piccola curiosità riguarda i fori presenti lungo il bordo inferiore. Uno di essi, dotato di una parte mobile in plastica, serviva per attivare e disattivare la protezione dalla scrittura. Un secondo foro, invece, era presente solo sul MFD ad alta densità e serviva per permettere al controller di distinguerli da quelli a bassa densità.

Tuttavia, proprio perché i Floppy Disk HD costavano di più ma non vi erano altre reali differenze, era normale acquistare dischi a bassa densità ed aprire manualmente il secondo foro.

Infine, poiché i fori erano distanziati 80 mm, era possibile usarli per inserire i floppy nei tipici raccoglitori presenti ancora oggi in qualsiasi ufficio.