Rosepoint, l'Intel Atom dual-core con Wi-Fi integrato

Intel sta realizzando un microprocessore Atom con Wi-Fi integrato, chiamato Rosepoint. Si tratta di un chip dual-core a 32 nanometri per ora realizzato solo in via sperimentale. Potrebbe debuttare tra qualche anno all'interno di tablet e smartphone.

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a cura di Manolo De Agostini

Atom con chip digitale Wi-Fi integrato. Intel sta lavorando su un dual-core a 32 nanometri con connettività al proprio interno, nome in codice Rosepoint. Al momento si tratta solamente di un progetto di ricerca, ma tanto basta per pensare a una futura applicazione tra qualche anno nei SoC di tablet e smartphone, magari con un processo produttivo più avanzato.

A differenza delle soluzioni analogiche, i chip RF (radiofrequenza) digitali sono più semplici. Lavorano solo con due livelli di tensione e possono essere rimpiccioliti molto più facilmente. "Con l'approccio digitale alle radiofrequenze si possono portare i benefici della Legge di Moore nel settore dei circuiti radio", ha dichiarato Justin Rattner, Chief Technology Officer di Intel, che ha reso nota l'intenzione di realizzare chip digitali per trasmissioni cellulari in un futuro non troppo distante.

La fusione tra chip radio e CPU non è facilissima. Entrambi emettono radiazioni che possono interferire l'uno con l'altro. "Questa radiazione penetra nel modulo RF e corrompe i dati", ha dichiarato Hossein Alavi, direttore del Radio Integration Lab di Intel. "Più vicini sono, maggiore è l'interferenza reciproca".

Per risolvere questo problema, Intel ha dovuto usare tecniche di cancellazione del rumore e di schermatura delle radiazioni all'interno del chip. L'azienda sta anche studiando modi per inserire le antenne radio direttamente nel chip, ma se ne riparlerà per un altro anno o due.

L'obiettivo, riducendo il numero di chip all'interno di un dispositivo portatile, è quello di abbassare i costi e la complessità produttiva, aumentando di riflesso l'autonomia dei dispositivi portatili. Probabilmente Qualcomm, Texas Instruments e Broadcom, tutte impegnate nella realizzazione di questi chip, non prenderanno bene la notizia, ma per Intel si tratta della logica conseguenza dell'acquisizione del business Wireless di Infineon.