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a cura di Dario D'Elia

L’accordo è fatto; il marchio è stato creato.Inizia la produzione. Sony e Samsung negli ultimi giorni hanno dato vita alla S-LCD Corp., una solida partnership nel settore video LCD che dovrebbe opporsi ai due blocchi Matsushita/Hitachi e Sharp/Jujitsu. I due presidenti del colossi Ryoji Chubachi (Sony) e Lee Kun-hee (Samsung) hanno inaugurato ufficialmente un sodalizio che darà vita ad un nuovo corso commerciale, basato su innovative strategie marketing e di design industriale. "Speriamo di ampliare ulteriormente la partnership con Sony, – ha commentato Lee – in questo momento un’unica azienda non è in grado di svolgere tutto il lavoro al meglio".

Inizierà così la fornitura, a terze parti, dei TFT LCD di settima generazione. Allo stesso tempo nell’impianto di Tangjong, ubicato nella provincia coreana di South Chungchong, avrà inizio la produzione del più grande substrato LCD, che misura 1,870 x 2,200 millimetri.

"La fornitura dei nuovi S-LCD rafforzerà non solo la nostra presenza sul mercato – ha spiegato Chang – ma spianerà la strada verso la leadership dell’intero comparto". Le aziende produttrici di TV potranno commercializzare nuove linee LCD dalle dimensioni più grandi, a prezzi decisamente più concorrenziali.

S-LCD è nata ufficialmente il 26 Aprile del 2004 con un investimento totale di 1,96 miliardi di dollari. La programmazione è stata così pienamente rispettata: a distanza di un anno ecco in arrivo i primi prodotti. Come promesso, l’impianto attualmente realizza 1.000 fogli di substrato in fibra di vetro al mese, entro la fine dell’anno diventeranno 60.000. Da un singolo foglio i produttori potranno ricavare 12 pannelli LCD da 32 pollici, o 8 pannelli LCD da 40 pollici oppure 6 pannelli LCD da 46. La diretta rivale sugli LCD di settima generazione è senza dubbio LG/Philips, che però vanta un ritardo consistente di almeno un anno. L’investimento nell’impianto di Paju, quantificato in quasi 5 miliardi di dollari, si concretizzerà in produzione non prima della metà del 2006.

La realizzazione di fogli sempre più grandi permette il taglio dei costi durante la fase produttiva degli LCD: la strategia sembra piuttosto semplice. I prezzi di listino degli LCD, a prescindere dalle finalità, sono scesi nel 5% nel primo quarto del 2005, rallentando così la caduta libera registrata dalla metà dello scorso anno (-40%). E’ evidente che con una lotta così serrata sui prezzi, i profitti siano scesi considerevolmente. L’esigenza di ingegnerizzare nuovi sistemi produttivi e accorpare più brand si è dimostrata inevitabile.