Samsung pronta con i 5nm per Nvidia, prosegue lo sviluppo del nodo a 3nm GAAFET

Samsung pubblica i dati finanziari del primo trimestre 2020, e dichiara di essere pronta alla produzione in volumi di chip a 5nm EUV.

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a cura di Massimiliano Riccardo Ferrari

Samsung Electronics ha pubblicato i risultati finanziari del primo trimestre 2020. A parte i circa 4,89 miliardi di euro di utili su un fatturato totale di quasi 42 miliardi, ciò che ha destato parecchia curiosità è il report che riguarda la Foundry Business. Benché in questo inizio 2020 si sia visto una leggera diminuzione degli utili dovuta al calo della domanda di chip HPC da parte del mercato cinese, nel secondo trimestre 2020 la divisione fonderia di Samsung è intenzionata a espandere la sua leadership nel campo della litografia ad ultravioletti EUV, iniziando la produzione in volumi dei primi chip a 5nm, tenendo però sempre ben presente l'incertezza del mercato a causa della pandemia da COVID-19.

L'annuncio sembra alimentare le voci secondo cui NVIDIA stia segretamente sviluppando ed adattando le sue architetture GPU ai 5nm. A questo proposito è possibile che non si parli della futura serie Hopper, ma già di Ampere. D'altronde sarebbero tutte voci fondate sul fatto che Nvidia abbia scelto proprio Samsung come suo partner per la fornitura di chip per le GPU di prossima generazione, con un anticipo del passaggio ai 5nm che potrebbe essere vincente sotto molti aspetti, primo fra tutti la dimensione del die e l'aumento dell'efficienza energetica, a meno di azzardi architetturali.

Un fattore importante non solo per le GPU del mercato consumer, ma soprattutto nelle installazioni HPC e Supercomputer, dove il numero dei transistor conta davvero. Per Nvidia non possiamo far altro che aspettare il 14 maggio, con la presentazione su Youtube della GTC2020 da parte del CEO Jen-Hsun "Jensen" Huang.

Samsung inoltre ha dichiarato che dopo la produzione in massa di chip a 5nm sarà avviata la successiva fase di sviluppo del nodo a 3nm con sistema GAAFET (Gate All-Around Field Effect Transistor) progettato internamente, il Multi Bridge Channel FET (MBCFET) di cui vi avevamo parlato poco tempo fa, sempre basato sul silicio.

Ovviamente, come la stessa azienda sudcoreana ha più volte fatto presente, queste piuttosto ottimistiche previsioni potrebbero risentire degli sviluppi della pandemia sui mercati globali, come approvigionamenti e commissioni. 

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