I benchmark

In questi mesi tre lettori di Tom's Hardware hanno ricevuto altrettanti SSD 840 Pro di Samsung. Ecco la loro prova.

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a cura di Tom's Hardware

I benchmark

Osserviamo ora il comportamento dei drive col famosissimo Atto Disk Benchmark; iniziamo a comparare le prestazioni dei drive completamente vuoti:

Notiamo come l'840 Pro si dimostri vincente, soprattutto nel trasferimento di file di piccole dimensioni. Passiamo ora a testarli in differenti condizioni di riempimento, per osservare se il comportamento sarà sempre lo stesso.

840 Pro:

830:

Force 3:

Il Caviar Green non è stato testato in diverse percentuali di riempimento, siccome le performance degli hard disk magnetici non sono influenzate da questo fattore. Il Samsung 840 Pro sembra migliorare le proprie performance man mano che lo riempiamo; caratteristica da non sottovalutare, siccome il "riempimento" è proprio lo scopo per cui verrà acquistato il drive! Non si può dire lo stesso con il Force 3, il quale, però, non si comporta così male al diminuire dello spazio libero, come ho potuto vedere in differenti recensioni online. C'è da dire che i peggioramenti, nelle recensioni online, erano molto evidenti con HD Tune.

CrystalDiskMark sarà altrettanto clemente?

No, non preoccupatevi, non mi sono scordato di inserire le performance del Caviar Green coi trasferimenti random 4k, è solo che sono talmente infime, che non si riescono a vedere sul grafico! Controlliamo nuovamente se si verificherà un decadimento prestazionale all'aumentare dei byte scritti:

840 Pro:

830:

Force 3:

Sia dai test precedenti che da questo, si può notare come il Corsair Force 3 non venga digerito molto bene da CrystalMarkDisk. L'840 Pro mostra performance pressochè stabili, mentre l'830 presenta un picco negativo al 50%, per poi ritornare a valori normali al 90% dell'occupazione.

Con questa recensione ho voluto testare anche il nuovissimo benchmark Asus Realbench, benchmark basato su scene di utilizzo quotidiano: l'applicazione di filtri su immagini di grande formato tramite il software GIMP, l'editing video tramite Handbrake e il multitasking testato mettendo in esecuzione contemporaneamente: un filmato FullHD, la compressione delle immagini e del filmato appena convertito.

Purtroppo, al contrario di quanto pensassi, questo benchmark dipende più dalla frequenza che la cpu assume grazie al turbo boost, piuttosto che avvantaggiarsi di un HDD veloce.