Samsung vieta l’uso di ChatGPT, segreti aziendali a rischio

Samsung ha ordinato ai propri dipendenti di smettere di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT e Bard.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Samsung (uno dei più grandi produttori mondiali di smartphone, chip di calcolo, memoria e non solo) ha recapitato un avviso ai propri dipendenti, ordinando loro di smettere di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT e Bard.

L'azienda ha citato i rischi per la sicurezza come motivo principale del divieto, a seguito di diversi incidenti in cui sono trapelati dati sensibili attraverso queste piattaforme.

Gli strumenti di intelligenza artificiale generativa sono applicazioni software in grado di creare nuovi contenuti sulla base di input dell'utente, come testo, immagini, audio o codice. Utilizzano modelli di deep learning che sono stati addestrati su grandi quantità di dati provenienti da varie fonti, come Internet, libri o social media. Questi strumenti possono essere utili per varie attività, come scrivere e-mail, generare didascalie, comporre musica o disegnare loghi.

Tuttavia, essi rappresentano anche una seria minaccia per la privacy e la sicurezza dei dati. Poiché questi strumenti si basano in parte sugli input degli utenti, possono potenzialmente rivelare informazioni riservate inserite per errore o per dolo. Ad esempio, se un dipendente di Samsung ha digitato alcuni dettagli su un nuovo progetto di chip in ChatGPT, il popolare strumento di generazione di testo sviluppato da OpenAI, tali informazioni potrebbero essere memorizzate nel database dello strumento e successivamente utilizzate per generare risposte per altri utenti. Ciò potrebbe comportare una violazione dei diritti di proprietà intellettuale e dei segreti commerciali.

Inoltre, gli strumenti di IA generativa non sono sempre affidabili o precisi. Possono produrre contenuti insensati, fuorvianti, offensivi o dannosi. Possono anche essere manipolati per generare contenuti falsi o tendenziosi che possono diffondere disinformazione o propaganda.

Per prevenire questi rischi, Samsung ha dato istruzioni al proprio personale di astenersi dall'utilizzare strumenti di generazione di intelligenza artificiale su qualsiasi dispositivo o rete di proprietà dell'azienda. La nota vista da Bloomberg avverte inoltre che i dipendenti che violano la politica potrebbero incorrere in azioni disciplinari, compreso il licenziamento. Samsung ha dichiarato che sta attualmente rivedendo le misure di sicurezza per creare un ambiente sicuro per l'utilizzo di generative-AI per migliorare la produttività e l'efficienza. Nel frattempo, sta limitando temporaneamente l'uso di questi strumenti.

Samsung non è l'unica azienda preoccupata per i pericoli dell'IA generativa. Anche diverse banche, come JPMorgan Chase & Co., Bank of America Corp. e Citigroup Inc. hanno vietato o limitato l'uso di questi strumenti nei loro luoghi di lavoro. Con il rapido avanzamento della tecnologia generative-AI, un numero sempre maggiore di aziende dovrà valutare come incorporarla o limitarla nei propri ambienti di lavoro.