SanDisk Optimus Eco, SSD fino a 2 terabyte

Il mercato degli SSD si sta consolidando in modo simile a quello degli hard disk. SanDisk ha da poco acquistato SMART Storage Systems e in questa recensione andiamo a vedere il primo frutto di quell'investimento: ecco l'Optimus Eco SSD.

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a cura di Drew Riley

Introduzione

Prima di provare il nuovo SSD di SanDisk oggetto di questo articolo dobbiamo fare un'approfondita digressione. Nel 2008 SMART Modular Technologies acquistò una piccola azienda che realizzata SSD chiamata Adtron per 20 milioni di dollari. In quel momento SMART era impegnata principalmente su tecnologie di memoria per l'embedded computing, principalmente per gli OEM.

Nel corso dei successivi tre anni, l'azienda introdusse differenti tipi di SSD, con interfaccia IDE, SCSI e SATA, realizzati con memoria SLC e MLC. Nel 2011 l'azienda diventò privata e nel 2012 SMART assunse al rango di un'entità indipendente per meglio focalizzarsi sul crescente mercato degli SSD. Da lì SMART ha continuato a lavorare nel mercato OEM enterprise, facendo meglio di molti concorrenti, più grandi e potenti.

SMART Storage Systems forse non è un nome conosciuto al grande pubblico, ma nel mondo enterprise è nota. Nella prima metà del 2013 SMART ha annunciato nuovi prodotti e sembrava pronta a finire l'anno con il botto. Poi a giugno Western Digital ha annunciato l'acquisizione di STEC, uno dei concorrenti SMART. Solo una settimana dopo, SanDisk ha dichiarato di voler acquisire SMART Storage Systems per oltre 300 milioni di dollari. Nell'arco di pochi giorni il mondo degli SSD aveva perso due aziende, inglobate da due colossi.

Per SanDisk l'acquisizione di SMART non ha rappresentato la prima "puntata" nel mondo enterprise. Nel 2011 l'azienda aveva messo le mani su Pliant Technology, focalizzata nel settore degli SSD enterprise MLC con interfacce SAS, grazie a un accordo da oltre 300 milioni di dollari. Che cos'ha ottenuto SanDisk da SMART che Pliant non le dava? È una bella domanda. L'azienda ritiene che i prodotti e le tecnologie di SMART completino quelle ottenute da Pliant.

Ed è così che arriviamo ai giorni nostri. Tra le mani abbiamo infatti il primo prodotto nato da quella acquisizione, il SanDisk Optimus Eco SAS SSD. L'azienda sembra aver spinto sull'acceleratore dopo aver chiuso l'accordo con SMART lo scorso agosto e si vede chiaramente dal sample in nostro possesso: aveva ancora il marchio di SMART, che dovrebbe scomparire nei prodotti che arriveranno in commercio a favore di quello di SanDisk.

L'SSD in sé ha una manciata di attributi che vale la pena notare. La prima cosa è la capacità. Solitamente abbiamo a che fare con prodotti da 2,5" in versioni da 100, 200, 400 e a volte persino 800 GB. L'Eco invece si presenta in versioni da 400 GB, 800 GB, 1.6 TB e 2 TB. Il portabandiera supera facilmente la capacità massima offerta dagli SSD concorrenti, ma non è a buon mercato. Optare per il modello da 400 GB, invece, significa che state facendo un investimento considerevole per una capacità non troppo elevata.

SanDisk Optimus Eco
Capacità utente 400 GB 800 GB 1.6 TB 2 TB
Interfaccia 6 Gb/s SAS
Form Factor 2.5" 9.5 mm 2.5" 15 mm
Lettura sequenziale 500 MB/s
Scrittura sequenziale 500 MB/s
Lettura casuale 4 KB 95,000 IOPS
Scrittura casuale 4 KB 35,000 IOPS
Consumo (attivo) 7 W
Resistenza (scritture al giorno) Tre (Casuale), Sette (Sequenziale)

Eccetto il modello da 2 TB, che è incastonato in un case alto 15 millimetri, gli Eco stanno tutti all'interno di 9,5 millimetri. La buona cosa di avere un'interfaccia SAS è che nessuno si aspetta che il vostro prodotto entri in un portatile, inoltre la maggior parte dei sistemi di archiviazione con supporto SAS possono ospitare soluzioni da 15 mm, dato che è uno standard anche per gli hard disk meccanici.

L'altra cosa che bisogna notare sono le prestazioni. La parola Eco dà l'impressione che la velocità sia stata sacrificata in favore del prezzo o dell'efficienza. Non è questo il caso. Da una parte le prestazioni in scrittura casuale sono leggermente inferiori rispetto all'originale serie Optimus di SMART, ma dall'altro abbiamo prestazioni sequenziali di 500 MB/s, letture casuali 4 KB di 90.000 IOPS e scritture pari a 35.000 IOPS, che non dovrebbero essere un problema.

Forse la cosa più scioccante è che l'Optimus Eco è ancora certificato per tre cicli di scrittura completi al giorno con carichi di lavoro casuali e sette con operazioni sequenziali. Considerando che usa memoria NAND MLC a 19 nanometri, non eMLC o SLC, la resistenza in scrittura non dovrebbe essere così alta. SandDisk tuttavia sembra avere alcuni assi nella manica, come scopriremo in questa recensione.

SanDisk ha mantenuto riserbo sul prezzo. Inizialmente, però, l'azienda parlava di 4000 dollari per il modello da 2 TB. Con un esborso di circa 2 dollari al gigabyte, la soluzione è nello stesso campo dell'SSD DC S3700 e del Micron P400m.