Sandisk SSD G3, 40.000 RPM di marketing

Sandisk ha mostrato una nuova serie SSD che dovrebbe rappresentare l'avanguardia del settore

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

SanDisk ha presentato al CES la sua nuova linea SSD G3. Le soluzioni di storage solid state di ultima generazione firmate dall'azienda californiana sono considerate così all'avanguardia da aver indotto l'utilizzo di un nuovo metodo di valutazione, denominato vRPM (virtual RPM), per agevolare i consumatori – e stimolare le vendite. In pratica, Sandisk ha deciso di comparare i suoi drive SSD con quelli tradizionali HDD in termini di velocità di rotazione dei piatti. Ma a questo punto a che velocità vanno gli SSD? Virtualmente, secondo, l'azienda, circa 40.000 RPM.

Incredibile, sulla carta. Purtroppo la verità sembra un'altra. SanDisk per ora ha mostrato il C25-G3 e il C18-G3: due unità che rispettivamente hanno dimensioni di 2,5 pollici e 1,8 pollici. Entrambe raggiungono velocità di 200 MB/sec. in lettura e 140 MB/sec. in scrittura.

Sebbene piuttosto veloci non raggiungono però le prestazioni delle serie Extreme di Intel e WARP3 di Patriot Memory che sfiorano i 260 MB/sec. in lettura e 160 MB/sec. in scrittura.

Insomma, si tratta allora di comune marketing firmato Sandisk? Difficile dirlo, certo è che attualmente non esiste ancora uno standard per testare e valutare le prestazioni degli SSD, escludendo ovviamente i dati tecnici più banali.

Fino a quando l'industria non troverà un accordo per individuare un metodo comune non si potrà che considerare vRPM - o indici simili - artifici commerciali per far brillare gli occhi.