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IDF 2010 - Approfondimento sull'architettura Sandy Bridge dei futuri processori Core di Intel.

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a cura di Roberto Buonanno

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Basata sull'attuale processo produttivo a 32 nanometri, l'architettura Sandy Bridge include diversi miglioramenti rispetto all'architettura Westmere/Nehalem:

  • Una nuova cache è stata aggiunta per micro-ops decodificate (uOps). Quando caricate le micro-ops decodificate da questa cache, la pipeline di decodifica x86 viene spenta per risparmiare energia. I miglioramenti sono stati fatti nell'unità di branch prediction, migliorando il throughput generale.
  • L'architettura supporta ora due porte di load/store, anziché solo una. La cache dati può amministrare due letture e uno store per ciclo di clock.
  • Il motore out-of-order execution è stato riprogettato da zero. Era necessario perché Intel voleva integrare il supporto alle istruzioni in virgola mobile AVX a 256 bit nella pipeline. La pipeline AVX ora include un file di registro fisico, riduce la duplicazione dei dati e i trasferimenti. Intel stima che l'uso di queste nuove istruzioni aumenterà il throughput in virgola mobile di due volte rispetto all'attuale implementazione SSE. Gli utenti Windows avranno bisogno di Windows 7 SP1 (attualmente in beta) per permettere alle applicazioni di usare AVX.

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La CPU in generale è altamente modulare e permette a Intel di facilitare la produzione dei chip con un numero differente di core, dimensione della cache e persino unità di esecuzione della GPU.

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