Sarahah, l'anonimato che spopola sui social

Sarahah è l'applicazione che consente di esprimere in anonimato la propria opinione verso una determinata persona. Creata oltre 1 anno fa, sta scalando le classifiche dei vari Store in queste settimane.

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a cura di Saverio Alloggio

Sarahah è il fenomeno del momento sui social. Si tratta di un'applicazione che cosente di esprimere, in anonimato, la propria opinione verso una determinata persona. Sviluppata oltre 1 anno fa dal saudita Zain al-Abidin Tawfiq, sta salendo alla ribalta in queste settimane, scatenando un accesso dibattito relativo ai pericoli ad essa connessi.

Il funzionamento di Sarahah è estremamente elementare. Una volta scaricata l'applicazione (disponibile per Android, iOS e Windows 10 Mobile, oltre che poter essere utilizzata su PC attraverso il portale web), occorre effettuare la registrazione. Questa operazione, dovendo scegliere un nickname, genera il link da condividere sui social attraverso il quale chiunque, anche senza inscriversi, potrà inviarvi un messaggio in completo anonimato.

Zain al-Abidin Tawfiq ha dichiarato come l'intento iniziale di Sarahah fosse legato al mondo delle relazioni sociali e lavorative tra adulti. L'esplosione virale è avvenuta da quando Snapchat, attraverso Paperclip, ha consentito di inserire i link nelle Storie. Da quel momento il successo è stato travolgente, e si è allargato a tutti i social più in voga, da Facebook a Instagram passando per Twitter.

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Sarahah sta letteralmente scalando le classifiche nei vari Store, in un periodo, peraltro, in cui le scuole sono chiuse e molti giovani sono in vacanza. Un fenomeno che potrebbe dunque vivere un'ulteriore crescita esponenziale a settembre, ma che potrebbe anche sgonfiarsi come già visto in passato con altre applicazioni (Pokemon GO docet).

Sarahah

Ciò che però sta facendo discutere attorno a Sarahah sono i pericoli ad essa connessi. Inevitabile, visto il funzionamento, il riferimento al cyberbullisimo con persone che, sfruttando l'anonimato, potrebbero ricoprire di insulti o minacce la persona di turno. Una logica che, secondo alcuni, si sgonfierebbe considerando come manchi l'elemento del "branco".

Non è la prima volta comunque che il concetto dell'anonimato contribuisce a far diventare virale un'applicazione o un servizio. Pensiamo ad Ask.fm, un social-network caduto un pò nel dimenticatoio, ma che ha vissuto un vero e proprio boom grazie proprio alla possibilità di poter porre domande senza necessità di svelare la propria identità.

Sarahah

Un principio, per certi versi, in contraddizione con la natura stessa dei social-network che, in questi anni, hanno imposto il concetto dell'apparire. È evidente però come i 14 milioni di utenti già raggiunti da Sarahah rappresentino l'ennesimo segnale inequivocabile di come il web continui spesso a essere considerato una sorta di porto franco. Il tutto in attesa del prossimo fenomeno di costume.


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