Scheda madre Google per processori IBM Power8: eccola!

Google, parte del consorzio OpenPOWER Foundation, ha mostrato una motherboard con chip Power8. Un ulteriore segno che l'azienda statunitense è sempre più impegnata anche nel mondo dell'hardware e un bel grattacapo per Intel.

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a cura di Manolo De Agostini

Google ha mostrato la sua prima scheda madre con chip POWER8. Gordon MacKean, direttore senior dell'azienda statunitense, ha pubblicato l'immagine sul proprio profilo Google+ e l'ha proprio chiamata "Google Power8 server motherboard". Il dirigente è anche presidente della OpenPOWER Foundation, organizzazione non-profit dedicata allo sviluppo di ecosistema aperto in ambito server, nato dalla volontà di Google, IBM, Nvidia, Tyan e Mellanox, e a cui successivamente si sono aggiunte altre aziende.

Se Amazon sta pensando ad alternative per slegarsi dagli Xeon di Intel, anche Google non sta a guardare e i frutti della collaborazione con le altre realtà del settore iniziano a vedersi. L'impegno della casa di Mountain View va in una direzione specifica: hardware più efficiente, stabile e meno costoso, in modo da avere non solo maggiore controllo sulle proprie finanze, ma anche la possibilità di offrire servizi più efficienti, o del tutto nuovi, agli utenti.

Al momento non è chiaro cosa voglia fare Google con i server Power, cioè se intende installarli da subito in infrastrutture funzionanti nelle proprie server farm, oppure se sia solo in fase di test. "Una piattaforma server reale è essenziale anche per misurare le prestazioni e operare continue ottimizzazioni", ha dichiarato MacKean. Ovviamente non si tratta solo di passare da un chip all'altro, ma anche di sviluppare software adeguato. 

Google ha un'infrastruttura mondiale, enorme e costosa, con dozzine di datacenter nel mondo che gestiscono YouTube, Gmail, la ricerca, Drive e tanto altro: ogni minima ottimizzazione, se diffusa a cascata tra le infrastrutture della sua rete, può portare grandi miglioramenti. È dall'anno scorso che Google ha iniziato pesantemente a investire in hardware e nel primo trimestre la spesa (Capex) ha raggiunto i 2,35 miliardi.