Schede video e mining, bisogna sperare nei negozianti

Limitare gli acquisti di schede video, assicurarsi che il cliente sia un gamer e non un miner di criptovalute. Ecco cosa possono fare i negozianti per soddisfare la domanda di GPU da parte dei gamer.

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a cura di Manolo De Agostini

C'è una soluzione per riportare il mercato delle schede video alla normalità? Forse l'ondata di acquisti da parte dei miner di criptovalute si fermerà da sola, prima o poi, ma se così non fosse? Quanto tempo dovranno aspettare i videogiocatori per poter comprare una scheda video senza temere di pagarla più di quello che dovrebbero?

Tutte domande che purtroppo non hanno risposta immediata. Nvidia ha consigliato ai rivenditori di dare priorità ai gamer e vendere un massimo di due schede a persona, ma si tratta di una mossa più di facciata che altro: sono proprio i rivenditori in questo momento ad avere il pallino del gioco in mano.

Mettiamoci però nei loro panni: hai stock da "X mila euro" di schede video che vendi subito non appena ti arrivano in magazzino, senza fatica. I rivenditori non sono enti caritatevoli, sono imprenditori e quindi se "pecunia non olet", chi si farebbe scrupoli a fare distinzioni sul tipo di pubblico a cui vanno le schede?

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Il problema, e alcuni rivenditori ne stanno prendendo coscienza, è che la "sbornia delle cripto" potrebbe non andare avanti all'infinito e, di conseguenza in questo momento si stanno bruciando la fiducia di un pubblico fedele, quello dei gamer, che acquista schede video a cadenza costante.

Se fino a oggi hai acquistato la scheda video in tal negozio perché ti fidavi, ma oggi quel negozio non ti riesce a soddisfare, è probabile che ti guarderai attorno, finendo su altri lidi per magari scoprire che non sono poi così male. Oggi i rivenditori stanno "vendendo come se non ci fosse un domani", ma tra qualche tempo potrebbero accorgersi di aver perso qualche cliente affezionato, che faceva comodo nei periodi di magra.

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Di solito Oltreoceano le cose accadono prima che da noi e il caso dell'eshop Micro Center è rimbalzato su tutte le testate statunitensi. Si tratta di un negozio che di norma pratica prezzi particolarmente convenienti e che come gli altri ha visto schizzare la domanda di schede video da parte dei miner.

Stando a quanto riportato da Polygon, Micro Center sta cercando di mettere in atto il consiglio di Nvidia, dando priorità a chi sta costruendo - o l'ha fatto di recente - un PC da gioco. In una nota ai propri clienti, Micro Center, ha dichiarato che limiterà le quantità degli acquisti, una soluzione già attuata lo scorso autunno quando la carenza di schede non era tanto severa.

"Potreste aver notato che il prezzo delle nostre schede video è recentemente salito. La domanda elevata di miner di criptovalute, combinata alle consegne limitate da parte dei produttori, ha creato una situazione di carenza di prodotti in tutta l'industria. Per meglio rispondere alla vostra necessità di costruirvi un sistema, stiamo monitorando i prezzi di mercato per far sì che siano competitivi con quelli di Amazon e Newegg per gli stessi prodotti. Limitiamo le quantità per assicurarci che più persone possano acquistare il componente di cui hanno bisogno, e offriamo più sconti a chi acquista altri componenti nei nostri negozi, portando così il prezzo a livelli inferiori a quelli di mercato".

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Sostanzialmente Micro Center ha preso una fetta delle schede video nei suoi magazzini e l'ha messa da parte, rifiutandosi di venderla ai miner di criptovalute che ne acquistano non una alla volta, ma diverse unità - a seconda che siano un privato o una realtà più strutturata. Ha poi rivisto i prezzi, portandoli al livello di altre realtà: in questo modo scoraggia i miner, il cui scopo è acquistare più schede video al minor costo possibile.

Il terzo punto è quello più interessante perché si parla di ulteriori sconti a chi acquista altri componenti PC. In altre parole i clienti che vanno in uno dei negozi Micro Center per acquistare una scheda video e altri componenti del PC, provando così che stanno costruendo un PC e non un mining rig, avranno uno sconto. Alcuni utenti di Reddit sono riusciti a ottenere lo sconto anche senza acquistare un altro componente, affermando semplicemente che la GPU gli serviva per un PC da gioco. Certo, lo sconto rende il prezzo finale più ragionevole, ma probabilmente non lo porta al livello in cui sarebbe stato in assenza di questa alta richiesta da parte dei miner.

gpus

Abbiamo scelto di parlare delle misure attuate da Micro Center perché potrebbero essere qualcosa da cui i rivenditori italiani potrebbero prendere spunto. Non che manchino iniziative di qualche genere: non possiamo conoscere cosa fanno tutti i singoli rivenditori d'Italia, ma ad esempio guardando la pagina di AK Informatica su Facebook vediamo che questo weekend l'eshop ha bloccato il prezzo di una scheda video per alcuni giorni, in modo da soddisfare una parte dei gamer intenzionati ad acquistare quel modello. Anche Drako.it dice di pensare ai giocatori.

Perciò in attesa che il fenomeno si attenui spontaneamente, al momento l'unica soluzione è monitorare il mercato e sperare che azioni come queste da parte dei negozianti si moltiplichino.