Questo dovrebbe quindi riflettersi sui prezzi delle schede video di AMD e Nvidia, in particolare i nuovi prodotti che stanno sempre più virando verso le più recenti memorie GDDR6. La seconda metà dell'anno, inoltre, vedrà l'avvio della produzione e il conseguente arrivo sul mercato delle nuove console di Sony e Microsoft, entrambe dotate di memoria GDDR6.
"La capacità di memoria di queste future console potrebbe salire fino a 16 GB, il doppio delle attuali schede video mainstream. Dati questi sviluppi, la domanda dovrebbe superare la produzione di memoria grafica nel 2020", scrivono gli analisti di DRAMeXchange, pronosticando quindi prezzi sull'otto volante per tutto l'anno prossimo e quindi fluttuazioni di prezzo per le schede video gaming.
Sul fronte della produzione, gli analisti spiegano che la memoria grafica ha il costo produttivo più alto per chip, perciò "si è trattato del primo gruppo di memorie a causare perdite operative per i produttori negli scorsi trimestri quando i prezzi della DRAM nel loro complesso hanno visto un netto calo".
I tre produttori dominanti - Samsung, SK Hynix e Micron - hanno così rivisto il mix di soluzioni e trasferito parte della capacità produttiva dedicata alle GDDR ad altre soluzioni a maggiore margine per mantenere la profittabilità. "Attualmente la memoria grafica pesa per meno del 6% della produzione complessiva dell'industria".
Ma proprio mentre i prezzi stanno iniziando a stabilizzarsi, l'incapacità dei produttori di adeguarsi abbastanza rapidamente alla crescita di domanda di memoria GDDR6 porterà a un netto rimbalzo dei prezzi delle memorie grafiche nel 2020.
Samsung continuerà a essere leader del settore, mentre Micron distanzierà SK Hynix. Gli analisti ritengono che la produzione, in termini di capacità effettiva, crescerà di oltre il 15% nei prossimi dodici mesi.