Sconfitto Easydownload, ecco Italia-programmi.net

Software gratuito a pagamento tramite un sistema truffaldino: ecco in cosa si assomigliano Easydownload e Italia-programmi.net. Il primo ha perso il ricorso al Tar del Lazio. Il secondo è stato recentemente segnalato all'Antitrust da Aduc.

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a cura di Dario D'Elia

Easydownload e Italia-programmi.net sembrano condividere lo stesso comportamento truffaldino: fanno pagare il downloading di software gratuito. La differenza sostanziale è che il primo ha recentemente perso un ricorso al Tar del Lazio, e quindi sarà costretto a pagare la multa di 960mila euro; il secondo è stato recentemente segnalato all'Antitrust per pratica commerciale scorretta. Insomma, colpito uno (tedesco) ecco che ne spunta un altro (italiano).

Della storia di Easydownload ce n'eravamo già occupati l'anno scorso (L'Antitrust multa Easy-download per 980mila euro), ma con la recente sentenza del Tar la multa è diventata finalmente esecutiva. 

Italia-programmi

Il ricorso del proprietario Eurocontent Ltd è stato rigettato poiché il giudice ha riconosciuto che "la parte ricorrente si è avvalsa, nella promozione su ADgoogle, della propria attività di chiavi di ricerca non già semplicemente ambigue, ma, con l'inclusione della terminologia gratis e affini, intenzionalmente contrarie al vero, al fine di eludere, in tal modo non solo le aspettative, ma la stessa attenzione del consumatore, automaticamente indirizzato ad una pagina recante la maschera di attivazione di un servizio in abbonamento". A questo punto dovrà pagare non solo la sanzione prevista dall'Antitrust ma anche le spese giudiziarie e un plus per la mancata ottemperanza della prima sentenza.

Per quanto riguarda Italia-programmi.net, Aduc ha richiesto l'intervento dell'Antitrust poiché sono stati rilevati comportamenti analoghi a Easydownload. Questa la dinamica della presunta pratica commerciale scorretta:

  1. Estesa Limited apre il sito internet www.italia-programmi.net
  2. Estesa Limited compra da Google il servizio Adwords, comparendo quindi con le chiavi di ricerca individuate e indicate a Google (nomi di software scaricabili gratuitamente) come primo link nella pagina dei risultati per quella determinata ricerca
  3. il link pubblicizzato a pagamento su Google conduce ad una pagina ponte che induce l'utente a proseguire la navigazione per scaricare gratuitamente il software
  4. nella pagina ulteriore si accede alla pagina di registrazione del sito italiaprogrammi
  5. l'utente, certo che il software è gratuito si registra senza prestare attenzione al sito sul quale si trova, e senza leggere le clausole scritte in caratteri piccoli, poco evidenti rispetto agli altri caratteri che sono nella medesima pagina
  6. una volta registratosi riceve una mail con le credenziali per l'accesso, mail che non contiene alcun riferimento all'onerosità' della registrazione
  7. solo dopo che sono decorsi i termini per l'esercizio del diritto di recesso Estesa Limited richiede il pagamento del servizio: 96 euro (la mail, a parte l'importo e' identica a quella che il sito Easydowload, già sanzionato dall'Antitrust). Solo ora gli utenti scoprono di essersi registrati su un sito a pagamento.