Conclusioni

La serie Barracuda ES di Seagate offre estrema affidabilità per ambiente Enterprise e una capacità di archiviazione da record, pari a 750GB, raggiunta grazie all'impiego della tecnologia di Perpendicular Magnetic Recording.

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a cura di Roberto Buonanno

Conclusioni

La caratteristica più evidente del Seagate Barracuda ES è sicuramente la grande capacità di archiviazione, con la quantità record di 750 Gigabyte stipati in un'unità standard da 3,5". Nonostante l'elevata capienza, il Seagate Barracuda ES si difende anche in termini di prestazioni, figurando nelle prime posizioni tra i dischi da 7200 rpm.L'interfaccia SATAII, i 16 MB di cache e il Native Command Queing apportano tutti i benefici delle ultime tecnologie presenti nel campo dell'archiviazione.

Il prezzo per unità, attorno ai 500 euro IVA inclusa, colloca il disco di Seagate in fascia professionale - non a caso il suffisso ES, che sta per Enterprise. L'elevata densità dei dati, la stabilità delle temperature, le buone prestazioni e la bassa percentuale di Annual Failure Rate fanno del Barracuda ES un'ottima scelta per la gestione dei dati aziendali. Due o quattro di questi dischi, configurati in RAID 1 per avere la garanzia di un mirroring dei dati, possono bastare a colmare le esigenze di archiviazione e backup di una piccola impresa.

L'elevata capacità dei nuovi dischi fissi ES di Seagate li rende ideali soprattutto laddove lo spazio è una risorsa preziosa, come nel caso degli armadi di rete delle server farm, che solitamente si pagano in base alle unità occupate. Di fatto un server o un NAS equipaggiato con questi affidabili dischi da 750 GB può offrire maggiore capacità d'archiviazione a parità d'ingombro. Non va sottovalutata inoltre la possibilità di usare un minor numero di drive per raggiungere lo stesso target di capacità complessiva; meno dischi si usano, minori sono le possibilità di guasti.

Non ci sentiamo ovviamente di consigliare i Barracuda ES per ambiti home. Per questi impieghi i vari produttori offrono dischi meno costosi ed espressamente dedicati al cosiddetto pubblico consumer.