Seagate, gli SSD possono aspettare

L'azienda si muove con cautela e aspetta tempi migliori per entrare nel mercato degli SSD.

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a cura di Manolo De Agostini

In un'intervista concessa a Brightsideofnews, David Szabados e Rich Vignes di Seagate hanno spiegato perché l'azienda, leader nel campo degli hard disk, non è ancora presente sul mercato degli SSD.

"Non vogliamo entrare semplicemente nel mercato degli SSD. Anziché mostrare un altro prodotto per il segmento consumer o quello enterprise, vogliamo differenziarci dagli altri produttori che presentano SSD oggi. Seagate pensa alle imprese e perciò vogliamo assicurarci di realizzare un prodotto robusto e prestazionalmente soddisfacente. Non essere i primi non dovrebbe danneggiare i prodotti Seagate sul mercato", ha affermato Vignes.

 

I due hanno ribadito, per il momento, l'intenzione di puntare solamente al settore enterprise. L'azienda, stando a dichiarazioni precedenti, dovrebbe realizzare SSD ibridi, composti da memoria SLC e MLC. Ma il quadro è ancora troppo nebuloso per avere certezze. Tra i punti interrogativi in casa Seagate non c'è solo il tipo di memoria da usare, ma anche quale interfaccia, se quella SAS o quella SATA II. Seagate potrebbe optare per la prima.

Un altro punto che allontana Seagate da questo mercato è la capacità degli SSD e i prezzi. L'azienda, infatti, potrebbe presentare fin da subito un SSD da 1 terabyte, ma poi si presenterebbe un grande problema in fase di vendita. Seagate potrebbe iniziare con un'offerta da 256 GB, per poi passare in futuro ai 512 GB. Tutte da 2,5". Al momento non si parla di offerte da 1,8".

L'azienda, infine, forte delle sue proprietà intellettuali, continuerà a far tutto da sé, compreso il controller dell'SSD.