Server con connessioni ottiche da Lighfleet

La luce per interconnettere le varie componenti del sistema: questo è il progetto di Lighfleet

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a cura di Manolo De Agostini

All'inizio di luglio l'azienda Lighfleet incomincerà la commercializzazione di un server munito d'interconnessioni ottiche tra i processori permettendo, a detta dell'azienda, di migliorare le prestazioni generali del sistema.

Il server di Lightfleet, conosciuto con il nome in codice "Beacon", connetterà più processori Intel Xeon utilizzando un insieme di specchi che irradieranno i dati utilizzando la luce, all'interno di un sistema definito con il nome di "Coronawave". Nella sua prima incarnazione, Beacon avrà 32 trasmettitori simultanei che opereranno a 2.5 Gbit/s ciascuno.

Secondo l'azienda la chiave del sistema Corowaverisiede nella proprietà ottica, che permette alla luce di intersecarsicon altre fonti luminose senza causare interferenza l'una con l'altra.Il sistema potrà così sovrapporre i raggi di luce, permettendo l'inviosimultaneo dei dati.

I raggi luminosi collegheranno le varie parti delsistema e, poichè tutti trasmettitori possono essere visti da tutti iricevitori, è possibile isolare facilmente qualsiasi connessioneerronea.

L'azienda non ha ancora comunicato il prezzo diquesta "diavoleria", indicata per operazioni in cui vengono scambiatiun elevato volume di dati.