Smart Contract, perché fidarsi di un umano è impossibile

Bitcoin, Ethereum e le altre criptovalute si basano su un principio che trova la sua applicazione in Blockchain. Un sistema che garantisce la certezza delle informazioni e l'onestà dei partecipanti. E che ha potenziali applicazioni che vanno al di là della finanza.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

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Immagine: masterSergean / Depositphotos

Realizzando una serie di smart contract diviene allora possibile risolvere problemi complessi di ogni genere, ma ad oggi i risvolti benefici più evidenti si sono avuti nella finanza.

Un esempio si può avere nei futures, dei contratti derivati. Questi contratti presuppongono un accordo fra due parti per il quale una data quantità di risorse o di merci verrà scambiata in una data futura ad un prezzo stabilito nel momento della contrattazione. Immaginiamo di essere un produttore di barrette di cioccolato, a noi interessa moltissimo il prezzo del cacao: una sua variazione può influenzare pesantemente la nostra produzione. Siamo estremamente prudenti, non abbiamo intenzione di sobbarcarci costi inaspettati nel caso in cui in Brasile delle condizioni meteo sfavorevoli rovinino le coltivazioni di cacao portando il prezzo ad impennarsi verso l'alto, ed allora decidiamo di stipulare un future sul cacao. Decidiamo di acquistarne una quantità x al prezzo y e di ricevere la merce l'anno successivo. Se effettivamente l'anno successivo il meteo si dimostra pessimo come ci aspettavamo abbiamo fatto un affare: avremo tutta la materia prima che ci serviva ad un prezzo nettamente più favorevole rispetto a quello che verrà praticato ai nostri competitor, e questo ci garantirà un vantaggio competitivo non indifferente.

Un contratto di questo tipo è complesso: le parti possono fidarsi poco l'una dell'altra, e per tale ragione diviene necessaria la partecipazione alla trattiva di un terzo soggetto a garantire la solvibilità del debitore: una cosiddetta "clearing house". Si rende necessario, in altre parole, un sistema che terzo che offra delle garanzie affinché il contratto sia rispettato.

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Immagine: GreenVector/ Depositphotos

È proprio per questo che negli anni '90 furono teorizzati gli smart contract: creare accordi impossibili da violare, o la cui violazione sia tanto svantaggiosa che nessuno la possa prendere in considerazione. È un concetto, tra l'altro, che ha un ruolo importante anche nelle speculazioni filosofiche riguardo lo sviluppo di Intelligenze Artificiali.

Uno smart contract rende la trattativa molto più semplice: le parti possono definire come regolare tale transazione avvalendosi di criptovalute, e al verificarsi delle condizioni definite tramite codice, regolare lo scambio automaticamente. Viene risolto il problema della fiducia e soprattutto si rende superflua ed obsoleta la presenza di intermediari, tagliando ulteriormente i costi.