Smettiamola di essere gentili...

Come rubare una password, penetrare in una rete protetta, e sottrarre dati sensibili per commettere crimini informatici? Non serve essere degli hacker professionisti, a volte basta un pizzico di ingegneria sociale.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Smettiamola di essere gentili..

La porta che impiega dieci secondi a chiudersi è un'autostrada verso qualsiasi destinazione soggetta al controllo degli accessi. Qualcuno striscia il proprio badge e passa velocemente dall'altra parte della porta; questo crea un'incredibile opportunità, a chiunque voglia introdursi di nascosto, per accedere illegalmente a ciò che si trova dietro quella porta.

Peggio ancora, immaginatevi un'impiegato gentile che, nel vedere una bella ragazza camminare dietro di lui e portare una pesante borsa di documenti, le tiene aperta la porta e la fa passare, con un bel sorriso stampato in faccia. E che dire della rete che permette a chiunque di configurarsi in DHCP e che consente di collegarsi al sistema per poi giocare liberamente da qualsiasi terminale?

E cosa dite ad esempio di qualcuno che, seduto dietro la propria scrivania, riceve una chiamata dal "Tecnico IT". Una calda voce dice "Ciao, ho bisogno del tuo nome utente e della tua password". Probabimente non fuonzionerebbe, giusto? Beh, e nel caso che quella persona vi abbia chiamato in un momento in cui siete impegnati con qualcos'altro, o sovrappensiero, o forse conosce qualche piccolo dettaglio su di voi o la vostra famiglia e inizia la conversazione dicendo "Ieri ho incontrato tua moglie al supermercato e mi ha parlato di questo e di quello, ...", la discussione può continuare per alcuni minuti e la persona, troppo gentile per dire "Umm, scusa, ma non ho la minima idea di chi tu possa essere..." sviluppa un senso di fiducia con quel 'tecnico IT' che improvvisamente chiede la password o qualche altra informazione importante. Beh, è quasi sicuro che gli venga data.