Snapchat si è quotata in borsa a Wall Street con il nome Snap. Quella di Snapchat è il debutto più atteso dopo Alibaba nel 2014. La valutazione societaria attesa è compresa tra i 19 e i 24 miliardi di dollari. Snapchat vorrebbe piazzare 200 milioni di azioni ad un prezzo di circa 17 dollari.
Questa manovra permetterebbe alla società di raccogliere 3.2 miliardi di dollari nella prima fase delle contrattazioni. Ovviamente, considerando la volatilità del mercato, le prime fasi saranno quelle più movimentate e quelle che permetteranno al titolo di salire o scendere. Il valore atteso delle azioni scambiate dovrebbe essere quello compreso tra i 14 e i 16 dollari.
In ogni caso, i due cofondatori Evan Spiegel e Bobby Murphy, rispettivamente 26 e 28 anni, guadagneranno bene dall'operazione. Entrambi metteranno in vendita 16 milioni di azioni l'uno con un guadagno atteso di circa 250 milioni a testa. A queste cifre, va aggiunta la vendita del 17% delle azioni societarie.
In questo modo si avranno introiti molto interessanti relativi alla quotazione ma si potrà mantenere uno stretto controllo sulla società. Infatti, almeno inizialmente, le azioni saranno senza diritto di voto, proprio per evitare scalate ostili e limitare i poteri degli azionisti.
Questa situazione potrebbe non piacere ai potenziali acquirenti generando sfiducia verso la società. Inoltre bisogna considerare anche diversi fattori sul futuro di Snapchat. Il tasso di crescita degli utenti si è ridotto, la concorrenza nel settore è agguerrita e soprattutto bisogna capire come Snapchat ha intenzione di monetizzare dall'utilizzo dell'app.
Tuttavia l'arrivo di Snap in borsa, ha risvegliato l'interesse perso il settore high-tech che riversava in una situazione non rosea. Inoltre molti azionisti si sono impegnati a non rivendere le azioni prima di un anno. Il rischio è alto, ma Snapchat spera di riuscire ad emulare il successo che ha generato Facebook nel 2012 o Alibaba nel 2014 durante il primo giorno di contrattazione del titolo dopo la quotazione.