Conclusioni: Maxtor è lo sprinter, Fujitsu è il fondista

Sono molto veloci, relativamente convenienti e cosituiscono la spina dorsale di un'infinità di sistemi business. I compratori possono scegliere tra capacità di 36, 73 o 147 GB e interfacce LVD o SCA-2. Ogni modello ha 8 MB di cache. Scoprite le applicazioni ideali di questi drive a 10.000 giri/min.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni: Maxtor è lo sprinter, Fujitsu è il fondista

I risultati dei nostri benchmark parlano chiaro: i tempi di accesso e le performance di trasferimento di tutti e tre i candidati sono eccellenti. Maxtor raggiunge 70 MB/s, mentre gli altri due non sono molto distanti. Nel tempo di accesso, l’Atlas 10K IV è il re della velocità con solo 7.6 ms, sebbene il Fujitsu MAP non sia una tartaruga coi suoi 8.1 ms.

Le cose appaiono abbastanza diverse se si vogliono installare questi drive in sistemi desktop di fascia alta. L’applicazione benchmark WinStone 99 2.0 rivela sostanziali differenze. Il Cheetah 10K.6 perde un po’ di terreno – le applicazioni Windows non sono state considerate così importanti nel suo sviluppo. Brilla, comunque, con la miglior performance burst.

L’Atlas 10K IV deve sudare non poco per stare in testa al gruppo; il drive Fujitsu rimane un pochino più fresco dei concorrenti.

Il Fujitsu distrugge veramente i suoi concorrenti nelle performance potenziali di I/O. Le nostre due sezioni di test simulano modelli di richieste dati per server Web e di archiviazione standard. La serie MAP fa mangiare la polvere alla concorrenza, un chiaro segno che è stata pesantemente ottimizzata per applicazioni server.

Seagate e Maxtor sono sostanzialmente in parità in questa disciplina. Mentre l’Atlas 10K IV reagisce un pizzico più velocemente con le code di comandi brevi, il Seagate si trova a suo agio con code più complesse.

In conclusione, Maxtor ottiene la migliore performance pura ed eccelle nelle applicazioni, mentre Fujitsu mostra i muscoli soprattutto nelle applicazioni server.