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a cura di Manolo De Agostini

I grandi colossi della musica si stanno arrendendo di fronte ad un mercato sempre più vasto, che vuole poter creare una copia di backup dei propri CD.

Una delle Prime major a fermare la ricerca di protezioni ( prevalentemente studiate contro gli hacker ) è stata Sony.

Per gli utenti questa è stata una grande vittoria, e decisioni come queste fanno capire che le semplici protezioni non fermeranno mai la pirateria ne lo scambio di musica su internet.

Questa decisione, presa da Sony, ha anche i suoi lati negativi. Gli acquirenti fedeli sono stati usati come cavie per testare i CD modificati per impedirne una diffusione illegale. I primi prototipi creavano molti problemi in lettura, non era possibile riversarli su player portatili, e spesso facevano bloccare i computer.

La decisione di Sony è di certo il più vistoso segnale di come l'aria stia cambiando. Questo anche alla luce del fatto che Sony è una delle più grandi case discografiche, e ha una notevole importanza nelle scelte politiche delle majors. Adesso bisogna attendere le mosse delle altre case discografiche e vedere se inboccheranno la strada intrapresa da Sony, magari ricercando un modo efficace per combattere la pirateria.