Design, materiali e qualità

Recensione - Test del Vaio Duo 11, l'ibrido di Sony che combina le funzioni di un tablet alla potenza di un ultrabook con Core i7, con un'autonomia da record. Il grosso inconveniente è il prezzo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Design, materiali e qualità

Come accennato, il design è il particolare caratterizzante di questo prodotto. Lasciando perdere le descrizioni già fatte, passiamo alla qualità dei materiali e alla funzionalità del sistema di slittamento del display. La base è rivestita sulla parte superiore con leghe metalliche resistenti, coperte da una verniciatura satinata che non trattiene le ditate e maschera bene i segni dell'uso.

Sony Vaio Duo 11 - Cavi, molle e slitte in bella vista

Ne segue che il piano d'appoggio della tastiera regge bene anche con una digitazione pesante. Il fondo della base è invece un materiale plastico, ma lo spessore ultrasottile e la mancanza di sportelli e griglie di aerazione lo rendono solido.

La struttura analoga a quella dei notebook prevede tutti i connettori sulla base, che ha uno spessore di 11 millimetri. A destra troviamo due USB 3.0, un'uscita HDMI standard e il pulsante di accensione. A sinistra figurano invece la VGA, il lettore per le schede di memoria SD, MMC e HG Duo, e la presa jack da 3,5 millimetri per le cuffie. Dietro ci sono la presa per l'alimentazione e quella Ethernet.

Sony Vaio Duo 11 - Viti e slitte sul retro dello schermo

Sotto al pannello frontale ci sono poi dei pulsanti che evidentemente saranno comodi da usare solo quando si usa il prodotto il modalità tablet, e servono per regolare il volume e richiamare Vaio Assist.

Nonostante il design ricercato e particolare, questo Vaio Duo ha una nota stonata: quando lo schermo è in posizione notebook, guardandolo di lato si vedono chiaramente i sostegni metallici e i cavi che traferiscono i dati al pannello LCD. Volendo si potrebbe strapparli senza problemi. Sono inoltre visibili le molle che supportano l'abbassamento e lo slittamento dello schermo sulla tastiera.

Lato destro - Clicca per ingrandire

Lato sinistro - Clicca per ingrandire

Lato frontale - Clicca per ingrandire

Lato posteriore - Clicca per ingrandire

Insomma l'eleganza lascia un po' a desiderare perché non maschera il retroscena che in genere in produttori di notebook fanno di tutto per nascondere. Anche la visione da dietro è poco gratificante alla vista. Il retro del pannello LCD non è rifinito, quindi si vedono giunture, viti e scanalature che di solito sono protette dal coperchio, che ovviamente non è previsto.

Cambiando il punto di osservazione si sovverte l'impressione negativa: quando lo si ha davanti il Vaio Duo è un prodotto dall'aria lussuosa, grazie al luminosissimo schermo da 11,6 pollici e alla tastiera retroilluminata.

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Quest'ultima ha ben poco di tradizionale: è un modello a isola con tasti più piccoli della media (13 x 11 millimetri) che probabilmente non saranno di grande confort per chi ha le dita grosse, nonostante la spaziatura di 4 millimetri. Lo spessore estremamente ridotto della base inoltre fa sì che i tasti abbiano una corsa molto breve e pressoché priva di ammortizzazione, che non è il massimo per chi la deve usare a lungo.

Pare evidente che il Vaio Duo miri a essere usato prevalentemente in modalità tablet, e che la tastiera sia un accessorio da sfoderare solo quando proprio non se ne può fare a meno, solo per brevi sessioni di lavoro. Anche il puntatore ottico non è la soluzione più confortevole. È uguale a quello presente sugli smartphone Blackberry, ma usato in orizzontale non è altrettanto confortevole, molto meglio usare l'eccellente display touchscreen.