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a cura di Dario D'Elia

Quanto si dice che gli statunitensi fanno le cose in grande si pensa sopratutto alle dimensioni dei loro menu da fast food, alle auto e alle città – senza ovviamente considerare le implicazioni psicologiche di tutto questo sull’ego. Ma da quando Google si è messa in testa di dominare il mondo online anche la semantica mostra i suoi limiti. Già, perché sui blog di esperti IT circola una voce a dir poco sorprendente, confermata poi dalle stesse FAQ di Google Video.

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La nuova piattaforma di condivisione dei filmati di Google Video, concorrente di YouTube e Yahoo Video, non dispone di alcuna limitazione nell’uploading. In pratica, mentre gli altri mettono a disposizione non più di 100 MB per utenza… Google Video richiede solo l’utilizzo di una piattaforma Windows o Mac e la presenza di un accesso broadband. Lo spazio non è un problema. Anzi, i tecnici Google consigliano di uploadare i proprio file con la più alta risoluzione possibile.

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Ma come faranno a gestire questa incredibile mole di dati? Secondo il New York Times sfrutteranno le potenzialità di un nuovo complesso – attualmente in costruzione vicino al fiume Columbia, sul confine tra Oregon e stato di Washington. Una struttura gigantesca che disporrà di un centro di computing, dalle dimensioni paragonabili a due campi di football americano, e di due strutture di raffreddamento monumentali.  

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Che dire? Avanti con l’upload fino alla saturazione del Web!