SSD a prezzi convenienti combattono il flop degli ultrabook

Quarantuno milioni di unità distribuite e 7,5 miliardi di fatturato complessivo per il mercato gli SSD. Secondo l'analisi di iSuppli il mancato successo degli ultrabook influenza solo in parte il mercato di questi prodotti, sempre più popolari tra consumatori e imprese.

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a cura di Manolo De Agostini

Il mercato degli SSD è letteralmente esploso nella seconda metà di quest'anno. Secondo l'azienda di analisi iSuppli, le unità allo stato solido stanno patendo solo marginalmente l'andamento sottotono degli ultrabook, segno che consumatori e aziende puntano sempre di più sugli SSD per i loro sistemi.

Gli SSD consegnati nella prima metà dell'anno hanno raggiunto le 12,9 milioni di unità, ma questo dato nella seconda parte sarà più che raddoppiato. Le consegne nel terzo trimestre hanno infatti toccato 10,5 milioni di unità e per l'ultima parte di 2012 ci si aspetta un balzo a 17,5 milioni, per un totale di circa 28 milioni di unità. Dati che fotografano un settore in salute, ma che comunque è un po' in calo rispetto alle precedenti stime che volevano 13 milioni di unità distribuite nel terzo trimestre e 20 milioni nel quarto trimestre, per un totale di circa 46 milioni per l'intero anno.

I dati riguardano gli SSD "puri", che i produttori o gli utenti usano come unità principale di un sistema oppure associati ad hard disk nel ruolo di cache. iSuppli monitora tutto il segmento, quindi si parla di consegne per il mercato ad dettaglio, il settore enterprise e ovviamente il mondo dei portatili.

Secondo Ryan Chen, analista di iSuppli, Intel non è riuscita a rendere gli ultrabook un'alternativa desiderabile ai notebook convenzionali e ai tablet e questo ha "ridotto le stime di consegna degli SSD usati come sistema di cache. Il prezzo degli SSD è tuttavia sceso ben al di sotto della soglia del gigabyte per dollaro e questo ha reso il loro valore più interessante che mai. Perciò gli SSD stanno trovando spazio in altri prodotti, compensando il calo negli ultrabook".

iSuppli ha fiducia che gli SSD continueranno a crescere a causa dei progressi sul fronte del processo produttivo, l'uso della memoria TLC (tre bit per cella) e l'adozione di controller più avanzati, dotati di tecniche di gestione della memoria più efficienti.

Nel secondo trimestre dell'anno, chiuso con consegne per 7,1 milioni, il fatturato complessivo si è attestato a 1,5 miliardi. "Sebbene gli SSD usati come cache siano stati al di sotto delle attese, gli SSD tradizionali - inclusi quelli per il mercato enterprise - hanno contribuito con i loro prezzi elevati a sostenere il fatturato. Nella seconda metà del decennio, gli SSD diventeranno lo standard di fatto in notebook non economici e PC desktop, grazie a un misto di prezzi, educazione del consumatore e ottimizzazione dell'ecosistema software", ha riportato iSuppli. L'industria degli SSD concluderà il 2012 con un fatturato di 7,5 miliardi e 41 milioni di unità distribuite, con una crescita rispettivamente del 35 e del 69 percento.