Mentre fino a oggi abbiamo dovuto scegliere tra le schede MicroSD, compatte ma comunque piuttosto lente anche nelle varianti Express, e i drive M.2, velocissimi ma ingombranti, l'industria tecnologica cinese ha sviluppato una soluzione che promette di combinare il meglio di entrambi i mondi. Questa innovazione sta già trovando applicazione pratica nei dispositivi da gaming più all'avanguardia, segnalando un possibile cambio di paradigma nel settore.
Le dimensioni di una moneta, la velocità di un fulmine
L'azienda cinese Biwin ha presentato quello che definisce "Mini SSD", un dispositivo di archiviazione dalle caratteristiche sorprendenti. Con dimensioni di appena 15x17x1,4 millimetri - più piccolo di una moneta da un centesimo americano e solo leggermente più grande di una MicroSD - questo piccolo prodigio tecnologico è capace di raggiungere velocità di lettura sequenziale fino a 3.700 megabyte al secondo attraverso una connessione PCIe 4x2.
Il confronto con le tecnologie esistenti evidenzia l'importanza di questa innovazione. Le nuove schede MicroSD Express compatibili con Nintendo Switch 2 raggiungono teoricamente un massimo di 985MB/s, meno di un terzo della velocità offerta dal Mini SSD. Anche le schede SD Express full-size, pur potendo teoricamente superare i Mini SSD con 3.940MB/s, occupano uno spazio quasi doppio rispetto alla creazione di Biwin.
Gaming portatile: i primi ad abbracciare l'innovazione
Due dispositivi da gaming portatili cinesi all'avanguardia hanno già annunciato l'adozione di questa tecnologia durante la fiera ChinaJoy della scorsa settimana. Il GPD Win 5, quel mostro di potenza con batteria esterna e chip Strix Halo di cui si era parlato qualche settimana fa, sarà uno dei primi dispositivi a integrare questa soluzione di storage.
Anche OneNetbook ha rivelato che il suo prossimo OneXPlayer Super X, un ibrido laptop/tablet dotato dello stesso chip Strix Halo, includerà uno slot dedicato per i mini SSD. Questo segnala come l'industria del gaming portatile stia puntando su questa tecnologia per offrire prestazioni superiori senza compromettere la portabilità.
Un nuovo standard in cerca di adozione
Resta da chiarire se il Mini SSD di Biwin rappresenti effettivamente uno standard industriale che altri produttori potranno facilmente adottare. L'azienda cinese sta commercializzando la tecnologia per laptop, tablet, smartphone, fotocamere e altri dispositivi, proponendo uno slot dedicato che funziona esattamente come quelli delle SIM card degli smartphone: basta inserire un perno per estrarre il vassoio.
Le specifiche tecniche promettono resistenza all'acqua e alla polvere IP68, particolarmente utile per gli smartphone, oltre a una resistenza alle cadute fino a tre metri. I Mini SSD saranno disponibili nelle capacità da 512GB, 1TB e 2TB, anche se al momento non sono stati comunicati i prezzi né sono apparse inserzioni commerciali.
Il confronto che fa la differenza
Per comprendere appieno il posizionamento di questa tecnologia nel panorama attuale, è utile osservare come si colloca rispetto alle alternative esistenti. Mentre le nano-SIM degli smartphone moderni rimangono più piccole e i drive M.2 continuano a essere più veloci (con velocità che possono raggiungere i 14.000MB/s per i modelli M.2 2280), il Mini SSD occupa una nicchia particolare: quella del compromesso ottimale tra dimensioni e prestazioni.
Questa posizione intermedia potrebbe rivelarsi vincente soprattutto nel settore dei dispositivi portatili, dove ogni millimetro di spazio conta e dove le prestazioni di storage possono fare la differenza tra un'esperienza fluida e frustrazioni continue. L'assenza di dettagli sui prezzi lascia però aperte molte domande sulla reale competitività commerciale di questa soluzione innovativa.