SSD con chip 20 nm, densità doppia e prezzi in calo

La joint venture produttiva tra Micron e Intel mette nel mirino le memorie NAND Flash a 20 nanometri, sfidando gli avversari a fare meglio. Micron, diversamente da Intel, continuerà a percorrere la strada delle memorie NAND SLC.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

IM Flash Technologies, la joint venture tra Intel e Micron, vuole spingersi oltre i 25 nanometri. L'obiettivo è raddoppiare la densità dei chip flash e ridurre i costi degli SSD con il processo produttivo a 20 nanometri. L'annuncio, secondo ComputerWorld, dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.

L'approccio però sarà molto cauto e probabilmente passerà diverso tempo prima di assistere all'arrivo nei negozi di prodotti basati sulla nuova tecnologia. Proprio per questo, Micron prevede che tutti i suoi avversari dovranno affrontare grandi difficoltà per passare ai 20 nanometri e solo alcuni avranno le proprietà intellettuali per vincere la sfida.

"Quando eravamo ai 50 nanometri, quasi tutti potevano realizzare un SSD. A 20 nanometri è quasi l'opposto". Già oggi i 25 nanometri sono indubbiamente una grande sfida: la miniaturizzazione della circuiteria aumenta la possibilità di errori dovuto al movimento degli elettroni e questo richiede lo sviluppo di tecniche correttive e di algoritmi sofisticati. "C'è un grande cambiamento in arrivo nel mondo SSD, in cui i produttori di terze parti non hanno semplicemente le proprietà intellettuali per rimanere in partita".

Lo sviluppo di un nuovo processo produttivo non è l'unico progetto interessante di Micron. L'azienda, per esempio, è decisa a continuare a usare memoria NAND flash di tipo SLC.

Secondo un dirigente, gli SSD con memoria SLC rappresentano il 10 percento delle unità vendute e dato che si rivolgono a una fascia di mercato specifica e ad alto costo, rappresenteranno il 50 percento del fatturato dell'intero settore nel 2014. Inoltre gli SSD SLC troveranno sempre più spazio nel mondo del cloud, in server per servizi ad alte prestazioni come quelli dedicati allo streaming di video.

Intel, partner di Micron, è invece di diverso avviso. L'azienda ha dichiarato che le soluzioni X25-M hanno venduto dalle sette alle otto volte in più delle soluzioni X25-E nel mondo enterprise e così ha deciso che anche in questo settore, come in quello consumer, si concentrerà sulle memorie di tipo MLC, migliorandole per adattarle alle particolari esigenze di questo segmento di mercato.