Risultati benchmark: prestazioni sequenziali 128 KB

Test - Gli SSD di ultima generazione usano l'interfaccia SATA più veloce, ma è davvero necessaria?

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a cura di Tom's Hardware

Risultati benchmark: prestazioni sequenziali 128 KB

Prestazioni: letture sequenziali

Esempi: copia file, transcodifica, caricamento livelli dei giochi, gameplay, guardare e modificare video

Nelle letture sequenziali ogni disco collegato all'interfaccia SATA 3 Gbps offre prestazioni tra 200 e 300 MB/s. In questa disciplina, l'Intel SSD 320 è alla pari con le soluzioni di fascia alta SATA 6 Gbps come conseguenza del limite imposto dall'interfaccia SATA di seconda generazione.

"Stappare" l'interfaccia consente all'm4, all'830 e al Vertex 3 di puntare a risultati fino a 350-550 MB/s. Naturalmente l'SSD 320 non migliora dato che si tratta di un disco con interfaccia SATA 3 Gbps.

Prestazioni: scritture sequenziali con dati comprimibili

Quando si ha a che fare con dati comprimibili, gli SSD SandForce godono di un particolare vantaggio, poiché l'architettura dell'azienda usa la compressione per raggiungere velocità elevate. Questo spiega come mai il Vertex 3 da 240 GB vince in modo così chiaro in questo test, ed è l'unico disco in grado di superare i 500 MB/s.

Il Samsung 830 da 256 GB si piazza secondo con una velocità nelle scritture sequenziali di circa 400 MB/s, ma solo con queue depth maggiori di due. Ricordate che i due dischi raggiungono quei numeri solo quando sono collegati al SATA 6Gb/s.

Frenati dal SATA 3 Gbps è più difficile scegliere un vincitore, perché tutte le unità raggiungono un tetto massimo tra 180 e 280 MB/s. È interessante notare che il Crucial m4 offre le massime prestazioni con una profondità della coda di uno in una configurazione SATA 6 Gbps. Una volta che passate a un numero di comandi in attesa più alto, non si vede alcuna differenza tra SATA 6Gb/s e 3Gb/s.