Risultati: test TRIM

La precedente serie di SSD Crucial M500 offriva buone prestazioni a prezzi competitivi. La nuova famiglia M550 migliora sotto tutti i punti di vista.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati: test TRIM

Infine ecco un nuovo test. Usando il carico di lavoro basato su traccia 218A della JEDEC abbiamo creato un test TRIM. Non è qualcosa che potete riprodurre a casa, ma è un benchmark scriptato che fa parte della suite software e hardware DriveMaster 2012 di ULINK.

DriveMaster è usato dalla maggior parte dei produttori di SSD per creare ed svolgere test specifici sui propri prodotti. Attualmente è l'unica soluzione commerciale che può creare scenari necessari per validare la sicurezza TCG Opal 2, ma è quasi illimitato nelle potenziali applicazioni. DriveMaster permette inoltre di diagnosticare bug, assicurare compatibilità e emanare comandi di basso livello. In breve è molto utile per le aziende che realizzano SSD. E se gli script preimpostati non fanno per voi, potete aggiungerne di vostri. La curva di apprendimento è ripida, ma l'ambiente "C-like" e la documentazione offrono una possibilità di riuscire nell'impresa.

Questo prodotto ci dà anche alcuni modi di esplorare le prestazioni. Testare il comando TRIM è solo il primo esempio di come useremo la soluzione di ULINK nella nostra suite.

La suite ha alcuni script integrati, ma contiene anche il proprio linguaggio di scripting per estensibilità e personalizzazioni. Questo particolare test usa la traccia master pubblicata dalla JEDEC per l'attività di I/O consumer - in modo simile al nostro Storage Bench. I comandi di lettura sono stati rimossi dalla traccia, lasciando scritture e comandi TRIM. Dopo una cancellazione sicura e dati di scrittura preparatori, comincia il test. La traccia è data in pasto al prodotto quattro volte usando NCQ, con e senza TRIM, e DMA. Delle IOPS viene fatta una media ogni 100.000 comandi.

Su un drive da 256 GB, ogni iterazione scrive quasi 800 GB di dati, quindi effettuare la suite di test TRIM della JEDEC su un SSD da 256 GB genera quasi 3,2 TB di scritture principalmente casuali - è il 75% casuale e il 25% sequenziale. Alla fine di ogni sessione, sono emessi circa 37 milioni di comandi di scrittura. Se vi sembra tanto, si lo è.

I primi due test usano DMA per accedere all'archiviazione, mentre gli ultimi due usano il Native Command Queuing. Dato che la maggior parte non usa DMA con gli SSD - a parte alcune vecchie applicazioni o soluzioni industriali - non ce ne preoccupiamo troppo. Possono essere necessarie fino a 96 ore per far svolgere a questo drive quattro sessioni, anche se i drive più veloci possono ridurre il tempo della metà, circa. Dato che sono scritte così tante informazioni in un SSD quasi pieno - il drive è riempito prima di ogni test e poi sono scritti quasi 800 GB per iterazione - gli SSD che si comportano meglio sotto carico pesante sono i migliori. Senza TRIM, la garbage collection "al volo" diventa un grande importantissima per il raggiungimento di alte IOPS. Con TRIM, il 13% dello spazio viene sotto posto a TRIM, lasciando spazio al controller di usare operazioni di manutenzione.

Test TRIM

Ecco la classifica derivata dal test TRIM JEDEC DriveMaster. Abbiamo i nuovi M550, il Samsung 840 Pro da 256 GB, il Crucial M500 (240 GB), il Plextor M5P e l'SSD 840 EVO da 250 GB. Il test basato su NCQ di ogni dispositivo viene tracciato. La linea continua rappresenta le IOPS medie ogni 100.000 comandi, ma senza TRIM. La linea tratteggiata rappresenta le prestazioni ogni 100.000 comandi con TRIM. In ogni caso il carico è misto, con un sacco di scritture piccole e casuali.

Dato che le prestazioni sono misurate su ogni segmento da 100.000 comandi, il tempo è fuori dalla tabella qui sopra.

Potete vedere che l'M550 da 512 GB parte con prestazioni di picco inferiori nel test senza TRIM. Aggiungendo TRIM al mix, l'SSD si rivela rapido quanto il Samsung 840 Pro.

Ma nel nostro test TRIM volevamo avere anche una media istantanea. Quindi, come fa il drive a servire scritture con e senza TRIM durante ogni finestra da 100.000 comandi? La linea viola rappresenta le IOPS lungo l'intera traccia, senza TRIM. La linea azzurrina è con TRIM.

I picchi con supporto TRIM abilitato sono superiori. È il modo in cui un drive destinato al settore desktop dovrebbe comportarsi. Durante il nostro test il 13% circa dell'estensione del drive è libera dal comando, dando al controller Marvell più blocchi disponibili su cui scrivere. Senza TRIM il processore è bloccato alla garbage collection manuale, giostrano i dati in cicli in lettura, modifica e cancellazione.

TRIM mitiga tutto ciò, permettendo al sistema operativo di dire al disco quando un range di LBA non è più necessario. L'alternativa è lasciare gestire al drive la propria garbage collection nel mentre in cui il sistema operativo scrive verso LBA già occupate dai dati.

Questa classifica mostra il throughput nel nostro test con TRIM abilitato. Gli M550 si comportano bene nonostante manchino di over-provisioning aggiuntiva. Gli M550 si comportano bene, nonostante l'assenza dell'over-provisioning aggiuntivo.