SSD meno costosi, di nuovo 1 dollaro per gigabyte

Il prezzo dei Solid State Drive potrebbe scendere leggermente grazie alla riduzione del costo della memoria NAND Flash. La soglia di 1 dollaro, che non si vedeva dal 2008, potrebbe facilitare la diffusione delle nuove unità di archiviazione.

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a cura di Manolo De Agostini

Il prezzo delle memorie flash NAND potrebbe tornare, a fine 2010, a un dollaro per gigabyte. Si tratta di un traguardo rilevante e ritenuto dagli addetti ai lavori una soglia "chiave" per la produzione di SSD sempre più appetibili.

Negli ultimi due anni il prezzo è stato molto più elevato: 1 Gbyte di una memoria NAND Flash a 3 bit per cella ha raggiunto una media di 1,80 dollari al gigabyte nel primo trimestre 2010, mentre quello delle soluzioni MLC a 2 bit per cella ha raggiunto nello stesso periodo i 2,05 dollari.

"Quando il prezzo delle NAND è sceso al di sotto del dollaro alla fine del 2008, molti osservatori hanno affermato che era un livello tale da permettere agli SSD di essere competitivi sul fronte dei costi con gli hard disk per PC di quel periodo. Tuttavia nei trimestri successivi il prezzo è cresciuto a causa dell'incremento della domanda e della limitata produzione, riducendo l'interesse per gli SSD a bassi volumi per data center e impedendo un'adozione elevata nel PC consumer e business", ha dichiarato Michael Yang, analista senior della divisione Memory and Storage di iSuppli.

Stando alle previsioni dell'analista, il prezzo per gigabyte della memoria NAND flash dovrà, per competere con gli hard disk, scendere a 40 centesimi di dollaro entro il 2012. Con un listino simile si potranno vendere SSD da 100 GB a 50 dollari, soglie più interessanti anche in ambito business e consumer.