SSD X25-M claudicante? Intel tende a escluderlo

Intel non pensa che i suoi dischi SSD, dopo uso prolungato, abbiano un calo delle prestazioni.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel smentisce (o quasi) che i suoi dischi SSD rallentino con il passare del tempo e, quindi, con l'accumulo del carico di lavoro. La dichiarazione della casa di Santa Clara giunge dopo una recensione di PC Perspective, volta a monitorare il comportamento nel tempo del disco X25-M, l'attuale proposta mainstream di Intel.

"Nei nostri labatoratori non siamo stati in grado di replicare questi risultati. Il carico di lavoro sintetico che hanno usato per stressare il disco non riflette l'uso reale. Perciò, i benchmark usati per valutare le prestazioni non rappresentano l'esperienza di un utente PC".

"In generale, quando un disco di PC (SSD o HDD) è pieno, ci sono delle riduzioni delle prestazioni del sistema. La riduzione riportata dal sito, tuttavia, è più alta di quella che ci aspettiamo, perciò stiamo ponendo attenzione alla metodologia di test".

Intel, comunque, non nega che il controller interno all'SSD abbia bisogno di possibili ritocchi, perciò l'azienda sta collaborando con PC Perspective per fare chiarezza. Nel caso fossero riscontrati problemi di frammentazione è probabile che Intel rilasci un firmware risolutivo.