Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

La decisione giunge a sorpresa. Se Ã?¨ questo il futuro dell'Etna Valley, il mirabile progetto HiTech siciliano, basato sul colosso multinazionale ST Microelectronics, Ã?¨ giÃ?  in crisi prima che il distretto veda luce.

Il Club dei Distretti, authority del settore, ha identificato STM come azienda leader, fondatrice dell'Etna Valley, definendo l'area quale "polo tecnologicoâÂ? in via di riconoscimento come Distretto Industriale a sÃ?¨ stante. Le sorti del costituendo distretto sembrerebbero quindi una diretta conseguenza dell'andamento e delle scelte della multinazionale senza poter essere in qualche modo collegate con le scelte delle aziende autoctone che pure ci sono, sono apprezzabilmente attrezzate e combattive, ma scompaiono di fronte al gigante della Microelettronica..

"Basare un Distretto sull'indotto di una sola industria, seppur enorme quale STm, Ã?¨ sempre un arma a doppio taglio" afferma Carmelo Cutuli, Direttore del Dipartimento di Comunicazione Interattiva e Nuove Tecnologie dell'Informazione dell'ISSRF e curatore del sito del distretto www.etnavalleyblog.it, "da un paio d'anni stiamo lavorando per consorziare le aziende HiTech del comprensorio etneo per trasformare il Polo in un vero sistema".

Cutuli, ha piu' volte espresso i suoi timori sulle sorti del Polo: "E' meglio un Distretto de facto che un distretto de jure ... purtroppo perÃ?² a quanto pare ne siamo ben lontani e sono molti qui a sperare che l'indotto della STm duri per sempre a dispetto delle congiunture mondiali... Sarebbe davvero il caso che si accelerassero i processi di sviluppo territoriale per far sinergia sul territorio anzichÃ?¨ appendere le sorti dell'Etna Valley ad una singola opportunitÃ? ".