Dal glorioso Sandy Bridge a Kaby Lake

Intel è il più importante produttore di microprocessori al mondo. Architettura dopo architettura, ecco la storia delle sue CPU.

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a cura di Tom's Hardware

Sandy Bridge

Con Sandy Bridge Intel fece un netto passo avanti, tanto che ancora oggi più di qualche appassionato conserva accuratamente un Core serie 2000. La pipeline venne ridotta a 14-19 stadi e venne implementata una cache micro-op capace di contenere fino a 1500 micro-op decodificate al fine di abilitare istruzioni per bypassare cinque stadi quando la micro-op richiesta era già in cache. Qualora non lo fosse stata, l'istruzione avrebbe dovuto passare per i 19 stadi.

sandy bridge

Il processore offriva anche altri miglioramenti, come il supporto a DDR3 ad alte prestazioni. La GPU venne inoltre integrata nel die della CPU. I vari sottosistemi erano connessi internamente da un ring bus che permetteva lo scambio di dati con un bandwidth molto alto.

Intel aggiornò anche il chip grafico integrato. Anziché una singola HD Graphics su tutti i modelli di CPU, creò tre versioni. L'HD Graphics 3000, la versione migliore, aveva 12 EU fino a 1,35 GHz. Conteneva anche l'engine per transcodifica Quick Sync. La HD Graphics 2000 era identica, ma aveva solo sei EU. L'HD Graphics di fascia bassa aveva anch'essa sei EU, ma era priva di alcune caratteristiche a valore aggiunto.

Ivy Bridge

A Sandy Bridge seguì Ivy Bridge, un "Tick+" nell'allora cadenza evolutiva "Tick-Tock". L'IPC di Ivy Bridge era leggermente migliore rispetto a quello di Sandy Bridge, ma c'erano altri miglioramenti importanti che migliorarono l'efficienza energetica.

L'architettura adottava transistor tridimensionali a 22 nanometri che riducevano nettamente i consumi. I processori Core i7 Sandy Bridge mainstream avevano un TDP di 95 watt, mentre gli analoghi Ivy Bridge scesero a 77 watt. Questo miglioramento fu di particolare importanza nel mondo mobile: Intel riuscì a creare un quad-core Ivy Bridge mobile con TDP di 35 watt. In precedenza tutte le CPU mobile quad-core di Intel avevano un TDP di almeno 45 watt.

Intel sfruttò la dimensione del die ridotta per ampliare la GPU integrata. L'HD Graphics 4000 integrava 16 EU, ma una nuova architettura grafica migliorava le prestazioni di ogni EU. Grazie a questi cambiamenti l'HD Graphics 400 offriva prestazioni il 200% superiori al predecessore.

Haswell

Un anno dopo Ivy Bridge arrivò Haswell. Si trattava, ancora una volta, di un'evoluzione piuttosto che una rivoluzione. I processori AMD che affrontavano Sandy e Ivy Bridge non erano sufficientemente veloci per battagliare nella fascia alta, quindi Intel non aveva grande interesse ad aumentare le prestazioni. Haswell era all'incirca il 10% più veloce di Ivy Bridge.

intel haswell

Anche con Haswell l'azienda si concentrò su efficienza energetica e GPU integrata. Haswell integrava nel processore un regolatore di tensione che permetteva alla CPU di gestire meglio il consumo. Il regolatore di tensione portò la CPU a produrre più calore, ma la piattaforma Haswell nel complesso era più efficiente.

Per combattere con le APU di AMD, Intel inserì fino a 40 EU nella iGPU di Haswell. L'azienda provò anche ad aumentare il bandwidth a disposizione del chip grafico più veloce, dotandolo di 128 MB di eDRAM (cache L4) che migliorava drasticamente le prestazioni.

Broadwell

L'architettura successiva ad Haswell prese il nome di Broadwell. Progettata per i sistemi mobile, debuttò sul finire del 2014 e usava transistor a 14 nanometri. Il primo processore Broadwell venne chiamato Core M, un dual-core con Hyper-Threading con un TDP di 3/6 watt.

Altri processori mobile Broadwell arrivarono in seguito, ma sul fronte desktop Broadwell contiamo solo due CPU. Il Core i7 aveva la grafica integrata più veloce mai vista in un processore desktop Intel. Conteneva sei sublisce con 8 EU ciascuna, per un totale di 48 EU. La GPU ha avuto accesso anche a 128 MB di eDRAM (cache L4), che permetteva di risolvere il problema del bandwidth con cui il chip integrato si scontrava di solito. Nei test con i giochi la GPU superava la migliore APU di AMD e si è dimostrò capace di buone prestazioni nei titoli moderni.

Skylake

Nel 2015, poco dopo Broadwell, arrivò Skylake. La CPU era più veloce, ma i cambiamenti alla piattaforma erano più importanti. Skylake è stata la prima CPU consumer compatibile con le DDR4, più efficienti e in grado di garantire un bandwidth maggiore rispetto alle DDR3. La piattaforma Skylake offriva diversi miglioramenti, come una nuova interfaccia DMI, un controller PCIe aggiornato e un supporto più ampio alla connettività.

Naturalmente Skylake aveva anche una GPU integrata migliore. Il modello più prestante, Iris Pro Graphics 580, venne usato nelle soluzioni R e aveva 72 EU e 128MB di eDRAM (cache L4). Gran parte delle CPU hanno una GPU con 24 EU, basata su un'architettura grafica simile a quella presente in Broadwell.

Kaby Lake

Con Skylake e Kaby Lake, Intel ha messo fine alla cadenza di sviluppo Tick-Tock in favore della nuova Tick-Tock-Tock, a cui ci si riferisce come Process-Architecture-Optimize (PAO).

Intel spenderà più tempo su un singolo processo produttivo prima di svilupparne uno nuovo. Di conseguenza crescerà anche il tempo con cui Intel introdurrà grandi cambiamenti sul fronte dell'architettura.

Intel Kaby Lake

Kaby Lake, perciò, può essere visto come una variante ottimizzata di Skylake. Intel ha usato un nuovo processo chiamato 14nm+ con varie modifiche per migliorare efficienza energetica e prestazioni.

L'architettura è cambiata pochissimo, ma supporta DDR4 a 2400 MHz. Kaby Lake integra una GPU migliorata, HD Graphics 630, con supporto agli ultimi codec di codifica e decodifica, oltre che la riproduzione di video 4K.