Sandy Bridge: Intel HD Graphics 2a generazione (2011)

Ripercorriamo la storia delle GPU di Intel, dalle soluzioni integrate fino ai tentativi di realizzare schede video dedicate.

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a cura di Tom's Hardware

Sandy Bridge: Intel HD Graphics di seconda generazione (2011)

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Con Sandy Bridge, l'Intel HD Graphics fece un altro passo avanti sotto il profilo prestazionale. Anziché mettere due die separati in un package, Intel fuse l'hardware in un singolo die, piuttosto che ridurre la latenza tra i componenti. Intel estese le caratteristiche del chip grafico con la tecnologia Quick Sync per accelerare la transcodifica e un decoder video più efficiente. Il supporto API non migliorò molto, espandendosi solo a DirectX 10.1 e OpenGL 3.1, ma la frequenze crebbe molto, spaziando tra 350 e 1350 MHz.

Con un'ampia gamma di caratteristiche in gioco, Intel colse l'opportunità di segmentare la sua lineup. I chip di fascia bassa ricevettero il marchio HD (basati su GT1 con sei EU e decodifica video limitata), le soluzioni di fascia media si chiamarono HD 2000 (GT1 con sei EU, ma accelerazione piena della codifica/decodifica hardware), mentre quelle di fascia alta HD 3000 (GT2 con 12 EU, più tutti i benefici di Quick Sync).